B.C.I. : la tecnologia telepatica" del futuro ispirata ai misteri di un passato ancestrale mitico?

Il sistema di decodifica delle onde cerebrali o BCI (Brain Computer Interface) è  il principio su cui si fonda il celebre Mindball http://en.wikipedia.org/wiki/MindballTale marchingegno permette di collegare il cervello umano ad un computer ed ad oggi risulta essere il videogioco per ragazzi più brillante e più venduto nel 2009 negli Stati Uniti. Inoltre tale tecnologia viene ora sviluppata soprattutto in campo medico nell 'ingegneria biomedica e nella neuroingegneria. Inoltre va certamente ricordato  il ruolo  chiave svolto dalle BCI http://en.wikipedia.org/wiki/Brain%E2%80%93computer_interface  oggi nella direzione di sistemi di supporto funzionale e ausilio per persone con disabilità. A tal proposito l'acquisizione e l'interpretazione di segnali elettroencefalografici è stata utilizzata con successo per comandare il movimento di una sedia a rotelle su percorsi predefiniti, o la sintesi vocale di un set definito di parole,  sfortunatamente ha già avuto delle applicazioni in campo militare come il Silent Talk  Project: il Soldato americano "Telepatico". Altri usi  nella tecnologia militare sono assai ben più noti e già in fase di realizzazione o già  operativi come tutta la sofisticata elettronica dei modernissimi ed avvenerestici velivoli  oggi anche in dotazione all' Areonautica Militare  Italiana: i tanto desiderati e chiaccherati Caccia  F35.  Altre interessanti applicazioni si hanno nei processi di automatizzazione,  nella domotica ed anche nell’arte e nella tecnica cinematografica . A proposito dell'ultimo uso,  lo si può certamente ravvisare sia in un celebre film holliwoodiano di Fantascienza degli anni Ottanta ,FIREFOX VOLPE DI FUOCO, prodotto da Clint Eastwood in cui il protagonista è proprio un avanzatissimo prototipo di caccia sovietico, il MiG-31Firefox, capace di velocità fino a Mach 5, invisibile ai radar e dotato di potentissime armi che possono essere controllate dal pilota attraverso l'uso di una speciale interfaccia mentale con la sola forza del pensiero; sia nell’ultimo capolavoro fantascentifico  di  James Cameron “Avatar”. In cui un essere umano riesce a guidare perfettamente un avatar informatico. Sono tutte applicazioni della medesima tecnologia . Persino i Vimana, i mitici e leggendari UFO dell'India Vedica,  venivano (secondo il mito di cui ampiamente si narra nei testi vedici) pilotati tramite interfacce  "concettualmente"  simili  a quella concepita ai giorni nostri, in primis dagli inventori misconosciuti primigeni   della B.C.I. (Brain Computer Interface) :il Prof Ugo Licinio e l’Ing. Vinicio de Bortoli negli anni Trenta del secolo scorso in Italia ed in Germania. Tale tecnologia venne però sviluppata adeguatamente e produttivamente solo  in seguito , soprattutto da ingegneri statunitensi a partire dagli anni Settanta all' University of California che ha sede a Los Angeles . Pertanto, mediante tale apparecchio la cui tecnologia come già ricordato ora viene  utilizzata  nei videogiochi e nella scienza medica più avanzata. oltre che  naturalmente e soprattutto  in campo militare, si possono utilizzare le onde cerebrali per impartire istruzioni e ordini ad un computer o una macchina computerizzata. Nei Vimanas (secondo il mito e in base ai testi della Letteratura Vedica) doveva essere un po’ la medesima cosa , solo che il pilota era in grado di guidare con la propria mente un meccanismo   capace di volare nello, spazio , in cielo, muoversi sott’acqua, combattere ecc. . Il Vimana, infatti,  era (secondo il mito narrato e descritto nei VEDA ed in particolare nel trattato Vaimanika Shastra http://it.wikipedia.org/wiki/Vaimanika_Shastra )  una macchina progettata per ricevere e  riconoscere le onde cerebrali calibrate ad una determinata frequenza: quella del proprio conducente e proprietario. In alcuni testi questo "concetto" è reso con l’espressione che era il pilota stesso, una divinità, a conferire  la vitalità e i poteri del proprio Vimana. Dunque non si può non  riflettere sul fatto che tale avanzata tecnologia, che  oggi ci fa  vivere l'esperienza di una sorta di telepatia indotta artificialmente da questa interfaccia neurale, in realtà ci porta ancge simbolicamente a contatto con una parte nascosta e della nostra natura: la matrice energetica e quantica che rinvia al disvelamento di una parte oscura ed invisibile del nostro essere. Ovvero quella stessa parte che viene indagata  da millenni dalle Religioni   e dalla Filosofia Metafisica in tutto il mondo. Infatti le domande della Metafisica, chi siamo , da dove veniamo e dove andiamo e qual è il nostro destino ci portano necessariamente a riflettere sulle nostre  origini e su un passato immaginario lontanissimo ed ancestrale dell'Umanità. Pertanto,   come si vede,  si parte dall’analisi di una raffinatissima ed efficacissima tecnologia come la B.C.I., per  poi arrivare a un potenziamento simbolico dell' esperienza umana e dei suoi significati oscuri e reconditi. Tale realtà ci conduce alla percezione dei misteri e  dei segreti dell’Universo e alla sua profonda ed unitaria ragion d’essere che certamente va aldilà dei limiti del tempo e dello spazio .  

Raimondo Galante