Majakoswskij e la poesia-rivoluzione
Filippo Timi è impegnatissimo nella preparazione del suo prossimo spettacolo, Don Giovanni. Vivere è un abuso, mai un diritto, che porterà in giro per l'Italia per cinque mesi, a partire dalla rappresentazione del 19 novembre 2013 al Teatro Stabile dell'Umbria di Spoleto.
Gli abbiamo chiesto un consiglio di lettura e la sua risposta è stata: "Leggete Majakovskij".
Attore, regista, scrittore, scenografo.. Filippo Timi è un uomo di teatro di grande talento. Riesce a creare con il pubblico un'empatia unica, è comunicativo e trasmette agli spettatori tutta la passione che mette nel suo lavoro.
Quando l'abbiamo incontrato alla presentazione della stagione teatrale 2013-2014 del Teatro Franco Parenti di Milano e gli abbiamo chiesto di consigliare ai nostri lettori un libro da leggere, ci ha pensato un po' e poi ha scelto La nuvola in calzoni di Vladimir Majakovskij.
"La nuvola in calzoni è il capolavoro della stagione «prerivoluzionaria» di Majakovskij, e uno dei testi più significativi del futurismo russo e della letteratura russa del Novecento. Composto tra il 1914 e il 1915 da un Majakovskij poco più che ventenne, il poemetto trabocca di una forza lirica tesa, appassionata, che vuole essere dissacrante, antiborghese, antifilistea, ed è soprattutto intensamente libertaria.
Majakovskij vuol portare dentro l'arte della parola la carica dirompente di una visione nuova o rinnovata della realtà, dei sentimenti, dell'idea stessa della poesia e della scrittura. E lo fa ricorrendo a un'incalzante sequela di immagini provocatorie, a un'orchestrazione sonora aspra e dissonante, a un'arditezza compositiva frutto di una maturità sbalorditivamente precoce. L'«eroe lirico» della Nuvola cerca disperatamente l'amore di una donna, l'amore tra gli uomini della Terra, l'amore universale tra l'uomo e il cosmo. Sogna di vedere cancellata la sofferenza dei reietti e degli oppressi; esalta la ribellione, il tumulto popolare. Ma davanti a sé non trova che il rifiuto, la desolazione, il silenzio dell'universo (e di Dio)....C
http://www.wuz.it/articolo-libri/7959/filippo-timi-consiglio-lettura-libri-teatro.html
Gli abbiamo chiesto un consiglio di lettura e la sua risposta è stata: "Leggete Majakovskij".
Attore, regista, scrittore, scenografo.. Filippo Timi è un uomo di teatro di grande talento. Riesce a creare con il pubblico un'empatia unica, è comunicativo e trasmette agli spettatori tutta la passione che mette nel suo lavoro.
Quando l'abbiamo incontrato alla presentazione della stagione teatrale 2013-2014 del Teatro Franco Parenti di Milano e gli abbiamo chiesto di consigliare ai nostri lettori un libro da leggere, ci ha pensato un po' e poi ha scelto La nuvola in calzoni di Vladimir Majakovskij.
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"La nuvola in calzoni è il capolavoro della stagione «prerivoluzionaria» di Majakovskij, e uno dei testi più significativi del futurismo russo e della letteratura russa del Novecento. Composto tra il 1914 e il 1915 da un Majakovskij poco più che ventenne, il poemetto trabocca di una forza lirica tesa, appassionata, che vuole essere dissacrante, antiborghese, antifilistea, ed è soprattutto intensamente libertaria.
Majakovskij vuol portare dentro l'arte della parola la carica dirompente di una visione nuova o rinnovata della realtà, dei sentimenti, dell'idea stessa della poesia e della scrittura. E lo fa ricorrendo a un'incalzante sequela di immagini provocatorie, a un'orchestrazione sonora aspra e dissonante, a un'arditezza compositiva frutto di una maturità sbalorditivamente precoce. L'«eroe lirico» della Nuvola cerca disperatamente l'amore di una donna, l'amore tra gli uomini della Terra, l'amore universale tra l'uomo e il cosmo. Sogna di vedere cancellata la sofferenza dei reietti e degli oppressi; esalta la ribellione, il tumulto popolare. Ma davanti a sé non trova che il rifiuto, la desolazione, il silenzio dell'universo (e di Dio)....C
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