Tra scienza e letteratura, viaggio entusiasmante nel/dal cervello

Segnaliamo una news conoscitiva e scientificsa  rilevante: dalle neuroscienze alla letteratura,  all'Io e alla trascendenza o bisogno di devozione..

(estratto)  da Il Giornale  *di L. Mascheroni

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Una cosa che, passando dalla scienza alla letteratura, farebbe impazzire Borges. Questo per dare un ordine di grandezza delle possibilità del cervello umano, e un'idea del campo d'azione della ricerca scientifica. Seducente, vero?
Quello che seduce, entrando al Palazzo del Broletto a Pavia, sede dello Iuss, una Scuola superiore dove, fra attività teorica e sperimentale, si studiano le nuove frontiere della scienza e dell'uomo, è la sinergia informatico-architettonica tra un ascetico edificio medievale e le sofisticate aule hi-tech. Volte a botte e wi-fi : dal XII secolo al futuro nel tempo di una lectio . Dove, abbattendo gli steccati disciplinari che incrostano la vecchia accademia, passando da Borges alla scienza, s'impartiscono alle classi insegnamenti come «Dèi, eroi e miti dell'Oriente antico» e «Neuropragmatica», o «Robotica» e «Ricerca della vita extraterrestre»....
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l fisico Stephen Hawking è convinto che la filosofia sia morta, perché oggi è la scienza che dà le risposte. E il biologo Richard Dawkins pensa che se non è morta, ha però perso terreno. «E invece - risponde Moro, un credente che non può non dirsi darwiniano - non è mai stata così viva: tutte le grandi domande, sull'uomo e l'universo, scaturiscono da una prospettiva filosofica. A partire dalla domanda di tutte le domande: "Come fa una massa di atomi chiusi in un corpo a far dire a un determinato organismo, e a uno soltanto, non a un mattone o a uno scimpanzè, la parola Io"? Non occorre essere credenti per riconoscere che la realtà è più di ciò che si vede».
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