Futurismo, Umberto Boccioni 100 anni fa...
fonte LiberoQuotidiano
(AdnKronos) - Ricorre domani il centenario della morte di Umberto Boccioni, il grande futurista, l'artista che in breve arco di tempo divenne uno dei principali riferimenti nelle avanguardie storiche europee del Novecento. Gli studiosi lo collocano ai livelli di Kandinsky o di Malevich, di Matisse o di Picasso, o del De Chirico della pittura "metafisica". Pittore, scultore e teorico dell'arte - è sua la riflessione sul "dinamismo plastico" - Boccioni morì ad appena trentaquattro anni il 17 agosto del 1916 cadendo da cavallo mentre era militare: infuriava la prima guerra mondiale, egli avrebbe voluto battersi in prima linea come addetto a una bombarda ma gli toccò stare in retrovia, soldato semplice di un reggimento di Artiglieria ippotrainata. Il mortale incidente avvenne a Sorte, una località del Chievo, alle porte di Verona. La sua morte destò il compianto di illustri personalità dell'epoca: da D'Annunzio ad Apollinaire, dai musicisti Puccini, Busoni e Schonberg fino a Mussolini, allora direttore del "Popolo d'Italia". Il poeta Marinetti, inventore e guida del Futurismo, restò sconvolto da quella fine, ma subito avviò un' inesausta promozione dell'opera e della figura del compagno scomparso.
Il Mart di Trento e Rovereto, museo ricco di opere e archivi futuristi, dedica a Boccioni una mostra che si aprirà il 5 novembre e che accoglie anche pitture, scultore e lavori su carta dell'artista già presentati tra marzo e luglio scorsi nel Palazzo Reale di Milano. Ancora per novembre è prevista un nuova edizione del Catalogo Generale curato da Maurizio Calvesi ed è già in libreria 'Umberto Boccioni, l'artista che sfidò il futuro', accuratissima biografia scritta da Gino Agnese per l'editrice Johan & Levi (400 pagine, 29 euro).
......CONTINUA
http://www.liberoquotidiano.it/news/cultura/11947064/un-secolo-senza-boccioni-biografia-e-mostra-per-il-centenario-della-morte.html?refresh_ce
(AdnKronos) - Ricorre domani il centenario della morte di Umberto Boccioni, il grande futurista, l'artista che in breve arco di tempo divenne uno dei principali riferimenti nelle avanguardie storiche europee del Novecento. Gli studiosi lo collocano ai livelli di Kandinsky o di Malevich, di Matisse o di Picasso, o del De Chirico della pittura "metafisica". Pittore, scultore e teorico dell'arte - è sua la riflessione sul "dinamismo plastico" - Boccioni morì ad appena trentaquattro anni il 17 agosto del 1916 cadendo da cavallo mentre era militare: infuriava la prima guerra mondiale, egli avrebbe voluto battersi in prima linea come addetto a una bombarda ma gli toccò stare in retrovia, soldato semplice di un reggimento di Artiglieria ippotrainata. Il mortale incidente avvenne a Sorte, una località del Chievo, alle porte di Verona. La sua morte destò il compianto di illustri personalità dell'epoca: da D'Annunzio ad Apollinaire, dai musicisti Puccini, Busoni e Schonberg fino a Mussolini, allora direttore del "Popolo d'Italia". Il poeta Marinetti, inventore e guida del Futurismo, restò sconvolto da quella fine, ma subito avviò un' inesausta promozione dell'opera e della figura del compagno scomparso.
Il Mart di Trento e Rovereto, museo ricco di opere e archivi futuristi, dedica a Boccioni una mostra che si aprirà il 5 novembre e che accoglie anche pitture, scultore e lavori su carta dell'artista già presentati tra marzo e luglio scorsi nel Palazzo Reale di Milano. Ancora per novembre è prevista un nuova edizione del Catalogo Generale curato da Maurizio Calvesi ed è già in libreria 'Umberto Boccioni, l'artista che sfidò il futuro', accuratissima biografia scritta da Gino Agnese per l'editrice Johan & Levi (400 pagine, 29 euro).
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