L'estinzione dell' atomo pensante di C- Dino-Guida e M. Blindflowers (Nettarg)
Nuova produzione per Nettarg, editore di libri d'arte, teatro e poesia, Roma-Caserta: "L'estinzione dell' Atomo Pensante, dello stesso editor poeta Cosimo Dino Guida e Mary Blindflowers. Dino-Guida, ben noto a Roma e alla Quirinetta, per trascorsi nel teatro con Sepe e la Melato e ancora recenti presentazioni libri personali e della sua nuova Casa Editrice. Mary Blindflowers, alias M. A. Pinna, scrittrice e saggista, emersa propria in Italia e a Roma dove ha vissuto fino ad un paio d'anni fa (ora a Londra).
...L'ultimissimo libro, in uscita vedi link in fondo per info, è opera speciale e particolare, riflessione e riflesso al quadrato, tra filosofia, poetica, prototransumanesimo quasi presocratico, sulla Morte come dimensione biogenetica ed esistenziale. Sorta di esistenzialismo anche finalmente elettronico, in scansioni modulari e feedback intenzionalmente dinamiche e pluralistiche, al di lù dell'IO diviso di memoria langhiana di Sartre e Camus ecc. Nei fatti un canovaccio teatrale 2.0, non caso per la collana teatro editoriale. Al di là del segno simbolo sogno squisitamente estetico e artistico, la morte come parola nelle sua combinatore a colori paradossali, spiccano evocazioni fin dal titolo link, care alla fisica più sperimentale attuale nelle sue implicazioni filosofiche e neoumanistiche. Parole e transparole quindi letteralmente dialogiche, a pieno titolo nel solco di certo nuovo immaginario scientifico o complessa science-fiction del nostro tempo.
Oppure, dalla presentazione ufficiale editoriale:
"La morte fa paura, il pensiero che il nostro corpo fisico possa un giorno essere roso dal verme o consumato dal fuoco, chiuso dentro un vestito di legno, nell'umido della terra, la decomposizione stessa, l'odore nauseabondo che ne deriverebbe, appare insostenibile, inaccettabile, un pensiero spina da chiudere in un angolo nascosto del cervello, un angolo buio come un ripostiglio dove non si entra mai. Quel corpo nutrito, vezzeggiato, curato e lisciato in vita, dopo l'estrema dipartita è sfatto, e non c'è bellezza, non c'è forza, né labbra, né muscoli, né occhi di carne e sangue che possano sfuggire a questa legge. Dura lex sed semper lex. Ad uno sguardo superficiale tale legge naturale è gravida di crudeltà, invece una riflessione più profonda sull'essere e lo spazio porta ad opposte conclusioni. La morte è generosa.
Materialmente sì, essa ha infatti come naturale ed ineluttabile conseguenza la liberazione di uno spazio fisico. Il morto crea un vuoto materiale. Tale vuoto verrà occupato da un altro che poi a sua volta morirà creando lo spazio necessario alla vita, mors tua vita mea. Il vuoto vissuto come concetto spaventoso è in realtà l'ingresso alla vita, che è la sorella "cattiva" della morte, egoista, sgomitante, guerriera, superficiale.
L'estinzione degli atomi pensanti, dialogo filosofico sulla morte, affronta un tema spinoso con consapevolezza, opponendo sul tema due punti di vista diametralmente opposti per arrivare ad una conclusione non definitiva. Compito della commedia è infatti quello di instillare un dubbio, non di offrire soluzioni."
R.Guerra
info Libro e Autori*
http://www.nettarg.it/libreria.asp?cat=2&collana=4&books=17&novita=1
...L'ultimissimo libro, in uscita vedi link in fondo per info, è opera speciale e particolare, riflessione e riflesso al quadrato, tra filosofia, poetica, prototransumanesimo quasi presocratico, sulla Morte come dimensione biogenetica ed esistenziale. Sorta di esistenzialismo anche finalmente elettronico, in scansioni modulari e feedback intenzionalmente dinamiche e pluralistiche, al di lù dell'IO diviso di memoria langhiana di Sartre e Camus ecc. Nei fatti un canovaccio teatrale 2.0, non caso per la collana teatro editoriale. Al di là del segno simbolo sogno squisitamente estetico e artistico, la morte come parola nelle sua combinatore a colori paradossali, spiccano evocazioni fin dal titolo link, care alla fisica più sperimentale attuale nelle sue implicazioni filosofiche e neoumanistiche. Parole e transparole quindi letteralmente dialogiche, a pieno titolo nel solco di certo nuovo immaginario scientifico o complessa science-fiction del nostro tempo.
Oppure, dalla presentazione ufficiale editoriale:
"La morte fa paura, il pensiero che il nostro corpo fisico possa un giorno essere roso dal verme o consumato dal fuoco, chiuso dentro un vestito di legno, nell'umido della terra, la decomposizione stessa, l'odore nauseabondo che ne deriverebbe, appare insostenibile, inaccettabile, un pensiero spina da chiudere in un angolo nascosto del cervello, un angolo buio come un ripostiglio dove non si entra mai. Quel corpo nutrito, vezzeggiato, curato e lisciato in vita, dopo l'estrema dipartita è sfatto, e non c'è bellezza, non c'è forza, né labbra, né muscoli, né occhi di carne e sangue che possano sfuggire a questa legge. Dura lex sed semper lex. Ad uno sguardo superficiale tale legge naturale è gravida di crudeltà, invece una riflessione più profonda sull'essere e lo spazio porta ad opposte conclusioni. La morte è generosa.
Materialmente sì, essa ha infatti come naturale ed ineluttabile conseguenza la liberazione di uno spazio fisico. Il morto crea un vuoto materiale. Tale vuoto verrà occupato da un altro che poi a sua volta morirà creando lo spazio necessario alla vita, mors tua vita mea. Il vuoto vissuto come concetto spaventoso è in realtà l'ingresso alla vita, che è la sorella "cattiva" della morte, egoista, sgomitante, guerriera, superficiale.
L'estinzione degli atomi pensanti, dialogo filosofico sulla morte, affronta un tema spinoso con consapevolezza, opponendo sul tema due punti di vista diametralmente opposti per arrivare ad una conclusione non definitiva. Compito della commedia è infatti quello di instillare un dubbio, non di offrire soluzioni."
R.Guerra
info Libro e Autori*
http://www.nettarg.it/libreria.asp?cat=2&collana=4&books=17&novita=1