Computer quantistici: continua la sfida

fonte LE SCIENZE

Da molto tempo gli scienziati sognano di sviluppare computer quantistici, macchine che si basano sulle arcane leggi della fisica per eseguire compiti ben oltre la capacità dei più potenti supercomputer di oggi. Queste macchine, in teoria, potrebbero creare modelli matematici troppo complessi per i computer standard, ampliando notevolmente la gamma e la precisione delle previsioni meteorologiche o le previsioni del mercato finanziario, tra le altre cose. Potrebbero simulare processi fisici, come la fotosintesi, aprendo nuove frontiere nel campo dell'energia pulita. Il calcolo quantistico potrebbe dare un impulso anche all'intelligenza artificiale, portandola a un livello di sofisticazione di gran lunga più elevato: se Watson dell'IBM può vincere a Jeopardy!, e fare alcune diagnosi mediche, immaginate che cosa potrebbe fare una versione enormemente più intelligente.

Ma per realizzare queste visioni, gli scienziati devono prima capire come costruire un computer quantistico in grado di eseguire qualcosa di più che le operazioni più semplici. Ora sono più vicini che mai a questo obiettivo: lo scorso maggio IBM ha presentato il più complesso sistema quantistico realizzato finora e Google dice di essere sulla buona strada per presentare entro quest'anno il cosiddetto processore "quantum supremacy", dotato di capacità che nessun computer tradizionale può avere.

I piccoli sistemi esistono, ma i prossimi passi nella corsa per renderli più grandi dovranno 

stabilire se i computer quantistici sono in grado di sfruttare il loro potenziale. Scienziati e operatori del settore sono concentrati in gran parte su due approcci tra loro alternativi. Il primo raffredda circuiti vicino -273,15° Celsius, lo zero assoluto, trasformandoli in superconduttori, in cui la corrente scorre praticamente senza resistenza. L'altra si basa su ioni intrappolati, atomi di itterbio carichi, elemento delle terre rare, tenuti in posizione in una camera a vuoto da raggi laser e manipolati da altri laser. Le cariche oscillanti (sia nei circuiti sia negli ioni intrappolati) funzionano come bit quantistici, o "qubit", che possono essere sfruttati per effettuare le operazioni del computer.


..............continua LE SCIENZE