Due domande a Vitaldo Conte su Eros Fantastico e PornoFuturismo (nell'era del CoronaVirus)


D – In che modo immagini il Futurismo come PornoFuturismo in questa era del Virus?
V.C. Il Futurismo come PornoFuturismo è già immagin/azione pulsionale di un Eros Fantastico che ascolta Dioniso. Può divenire, come ho scritto, in un periodo di isolamento come l'attuale, un vaccino contro il Virus, invasivo e inibente. Le sex dools, programmate dalla tecnologia o fantasticate, e l'eros estremo vissuto virtualmente, anche come pratica tantrica per accrescere il desiderio, possono incarnare la mistica dell'azione del Futurismo. Che diviene oggi giocosamente Porno.

D – La Donna può erotizzare Internet? Può farlo come femmina-bambola archetipica o persino come Bambola-Robot?
V.C. La Donna come Alchimia può erotizzare la virtualità stessa attraverso le sue vibrazioni e le sue molteplici immagin/azioni. Queste possono incarnare la femmina-bambola archetipica, anche per mezzo di una Bambola-Robot, in cui vive ancora il ricordo della Dea, il palpito della Donna di carne. Gli sguardi dell'Eros Donna / Demone della Trasformazione seducono l'uomo, da sempre, con le sue molteplici apparenze…

(Roby Guerra)

Stralci critici su Eros Fantastico e PornoFuturismo

Carmelo Strano ('Fyinpaper' rivista online, 2020):
«Rosa Rossa in sguardi di Desiderio di Vitaldo Conte. (…) Il racconto ha un titolo che per lui è emblematico. La rosa rossa è un suo leit motiv nella scrittura e nelle performance tra arte e azione teatrale. Ma basterà ricordare la performance più audace: lanciarsi, assieme al suo tutor, col paracadute con la rosa rossa in bocca. E poi il suo pensare, il suo essere, il suo fare e scrivere, tutto è tinto di rosso "fuego". Lo fa anche senza sforzo. Basti pensare che usa due parole che si differenziano per il fatto che l'aggettivo rossa ha una "s" in più. Certo il suono è diverso: dolce quello del fiore, aspro quello del colore. Due timbri che Conte combina variamente, giocando spesso di variazioni sul tema».

Auguste Bruni ('Fyinpaper' rivista online, 2020):
«The Futurist Manifesto of Lust (1913) by Valentine de Saint-Point is the premise (…). Conte presents his Rose Lust, which is the title of the exhibition he curated in Lecce in 2010. (…) Conte proposes the hypothesis of Porno-Futurism even with a connection with the porn-star Moana Pozzi (…). Roberto Guerra, visionary trans-futurist author, "sees" an erotic-virtual translation between the futurist Valentine and Moana, indicated as a possible heir. To him, "The futurist Valentine de Saint-Point, an amazon and a writer, is for the women of the future – that is, today – an infinitely more alive, animated and free doll than all the manly and matriarchal contemporary feminism". To this hypothesis of Porno-Futurism Conte has linked the figure of Valentine with references to Valentina character designed by Guido Crepax».

Giovanni Sessa ('EreticaMente' sito web, 2020):
«Solo chi abbia contezza dei significati del dionisismo può, dalle pagine del libro di Conte, trarre linfa vitale per catturare, nel fare poietico, nella dimensione performativa e sin-estetica, tale potenza generativa. Essa si mostra innanzitutto nell'Eros e nella sua primigenia pulsionalità. Pulsionalità che indusse gli esponenti dell'avanguardia futurista, da Marinetti a Tavolato, ricordati dall'autore, ad esaltare la libera sessualità quale sostanza di arte-vita (…).
(…) Sia la Valentina/Valentine di Conte quanto la Valentine/Moana di Guerra, vivono la dimensione immaginale, non concettuale e, pertanto, si sottraggono ad ogni approccio utilitaristico e di mero mercimonio con l'eros. Viene qui prospettato, nelle figure femminili duplici, un culto della Bellezza atto a far fiorire la Femmina dalle ceneri del decaduto ed ormai spento femminismo. (…) L'eros è gioco di sguardi atti ad instaurare legami magnetici, gioco terapeutico per l'uomo contemporaneo, che si manifesta nelle narrazioni fantastiche sotto il segno di Dioniso».