Dante 700 Dopo Computer, intervista a Pierluigi Casalino

Dante 700 Dopo Computer   (Asino Rosso eBook) 2021

 a cura di Roberto Guerra 

D- Dante 700... dopo il precedente Dante nella computer age, una analisi per l'anniversario del Sommo Poeta, globale, originale e proiettata nel futuro. La longevità di Dante è ormai persino transumanista? 

Il tempo di Dante e le sue tribolazioni si proiettano anche sull'oggi, un oggi che rappresenta quanto di più dantesco si possa pensare. La drammatica e creativa, al tempo stesso, condizione di esule del Sommo Poeta bene si adatta alla nostra epoca, epoca di transizione verso il prosieguo del Terzo Millennio. In questo senso, Dante è non solo futurista, ma anche effettivamente transumanista. Il Dante soprattutto delle 3 Cantiche della Commedia è totalmente ed esemplarmente transumanista, direi ultraumanista. Il cenno alla selva oscura è perfettamente calzante.

D- Nel nuovo eBook libro, prendi anche le distanze da certe esegesi contempranee in questo anniversario, uno zoom?

Credo, infatti, che il fiume di celebrazioni di Dante che ci spetta rischi di imbalsamarne in modo eccessivamente formale e retorico la memoria. Dante vive e non c'è traccia delle sue opere che non si applichi ai giorni nostri. Non dimentichiamo che Dante è un genio ed il suo universalismo è ribelle ad ogni etichetta. Aldilà delle sue idee è un patrimonio senza limiti per tutti noi. Si celebra chi è morto, ma, come ripeto, Dante vive.

D- Proprio recentemente, certi professori del pensiero unico hanno bollato Dante di razzismo... è colpa del corona virus certa follia?

Si, il politicamente corretto ovvero la distorsione da parte del cosiddetto pensiero unico che stravolge la Storia è certamente uno dei responsabili della lettura aberrante di Dante, ahimé....Il voler ridurre Dante alla corrente superficiale di banalità e renderlo un nemico del senso comune dilagante non soltanto è un un errore, ma un'offesa all'intelligenza. Di Dante e della nostra. Al confronto della Sua statura languono gli odierni vati della stupidità....conviene, invece, rileggere la lezione dei classici come ci insegnava Italo Calvino.

D-  Confermi ancora una volta l'universalismo di Dante persino letterale, planetario, non solo quello letterario e culturale "tradizionale", facendo tue certe  sinergie strutturali di Dante e il Rinascimento nascente con la migliore tradizione araba...

Non solo confermo, ma riaffermo  l'universalità e l'attualità di Dante. L'età di Dante fu una straordinaria sintesi  di culture e quella araba diede molto a Lui e all'intero mondo latino. Il Sommo Poeta supera i confini del tradizionale e di Lui ancora non abbiamo completato la ricerca critica. Dante rappresenta una continua sorpresa.

D- Non hai alcun accademicismo.. a conciliare Dante persino con il futurismo, la Divina Commedia anche un Libro di Fantascienza, divina naturalmente!?

Dante percorre e precorre il fantasy come ho spesso scritto. Tuttavia Dante è  davvero anche un autore fantascientifico, pur nel contesto escatologico e provvidenzialistico,  e interpreta nella Commedia un viaggio nell'aldilà dell'uomo che ha il sapore eterodimensionale dell'impresa spaziale. Egli si configura come un grande autore futurista ante litteram come vediamo nella creazione del viaggio di Ulisse verso incerti destini.

D- Che farebbe oggi Dante con i computer? 

Il suo amore per il sapere accoglierebbe con entusiasmo questa innovazione, stiamone certi ..

D- La poesia letteralmente cosmica di Dante è un grande antidoto psicologico e sociale, all'era del Corona Virus? 

Si l'allegoria dantesca costituisce un antitodo e una speranza nel momento presente. Il trattato di diritto pubblico che Dante scrisse con la Monarchia, nella speranza di pacificare l'Italia vale ancora nella tormenta che il Bel Paese attraversa. Tale allegoria si distingue per il carattere cosmico della poesia di Dante. E sicuramente per il carattere anticonvenzionale. La stessa distinzione tra la sfera temporale e quella spirituale fanno di Dante anche un profeta laico.