Stefania Romito. Il Rinascimento Ribelle di Jacopo Bonfadio

libri Asino Rosso Formato Kindle
 
On Line per  Asino Rosso eBook (a cura del futurista ferrarese Roberto Guerra) un  prezioso saggio sul poeta ribelle del Rinascimento Jacopo Bonfadio, "Il Poeta Eretico"

Per oltre due secoli la fama di Jacopo Bonfadio, uno tra i più stimati umanisti del Cinquecento, la cui tragica fine rimane ancora oggi avvolta nel mistero, rimase inspiegabilmente oscurata.
L'obiettivo di questo libro è quello di riuscire a chiarire quali furono i motivi che spinsero vari editori settecenteschi a riproporre, a due secoli di distanza, le sue opere e in particolare le sue lettere. Lettere che costituiscono dei testimoni di fondamentale rilevanza per poter approfondire la conoscenza di un'epoca storica, quella del Cinquecento italiano, tra le più importanti e affascinanti, non solo a causa della straordinaria rinascita culturale che la caratterizzò, ma anche per i profondi cambiamenti che si verificarono in ambito storico, sociale e religioso.
Uno spaccato di vita cortigiana che si accompagna alle prime manifestazioni di un nascente evangelismo: questo è lo stimolante contesto nel quale ci proiettano le lettere di Jacopo Bonfadio.

(Stefania Romito...) è giornalista radiotelevisiva e scrittrice.

Estratto:

Un'anima mai dimenticata  

 

 

La fortuna editoriale del Bonfadio nel Settecento fu determinata da un forte desiderio, da parte degli editori, di riportare alla luce le lettere dell'illustre umanista che, se da un lato godette di grande prestigio per la sua profonda erudizione e per il suo stile poetico a tratti petrarchesco, dall'altro fu anche visto con sospetto a causa delle sue idee riformistiche e del suo legame con il gruppo valdesiano di Napoli. Sospetti, questi, che con molta probabilità finirono per determinarne la condanna a morte, abilmente mascherata da un'accusa, quella di sodomia, che a tutti coloro che lo conoscevano apparve alquanto assurda ed insensata.  

Un'attenta analisi di quali potessero essere i reali motivi che portarono a una condanna così dura, fu condotta nel Settecento dal Conte Mazzucchelli il quale, nella biografia dedicata al Bonfadio, riporta, oltre alle tesi dei diversi letterati pronunciatisi in merito alla questione, anche la sua personale opinione. A parer suo il motivo potrebbe essere ricondotto al fatto che il Bonfadio, negli Annali, avesse espresso giudizi poco lusinghieri nei confronti di alcune potenti famiglie genovesi. Vendetta, pertanto, e non eresia, secondo il Mazzucchelli.  

Di analogo parere sembrerebbe essere anche l'abate Ghilini che, nel raccontare la vita dell'umanista benacense, trascurò del tutto la sua esperienza napoletana con il gruppo dei valdesiani, mentre Apostolo Zeno, in un atteggiamento di evidente ostilità nei confronti di Jaun de Valdés, arrivò ad affermare che il Bonfadio non avrebbe mai tessuto le sue lodi nelle lettere se avesse saputo che la Chiesa lo avrebbe, in seguito, condannato per eresia.  

Questi e altri interessantissimi aspetti sono emersi da un'approfondita analisi dei documenti (lettere dedicatorie, dediche ai lettori e note a piè di pagina) presenti nelle edizioni settecentesche, nonché dalle stesse epistole dell'illustre letterato; lettere che costituiscono, ancor'oggi, dei testimoni di fondamentale rilevanza per poter approfondire la conoscenza di un'epoca storica, quella del Cinquecento italiano, tra le più importanti e affascinanti, non solo a causa della straordinaria rinascita culturale che la caratterizzò, ma anche per i profondi cambiamenti che si verificarono in ambito storico, sociale e religioso.  

Uno spaccato di vita cortigiana che si accompagna alle prime manifestazioni di un nascente evangelismo: questo è lo stimolante contesto nel quale ci proiettano le lettere di Jacopo Bonfadio. Non c'è da stupirsi, quindi, se durante il Secolo dei Lumi, in un'epoca caratterizzata da una nuova fede, quella nella ragione e nel potere illuminante della conoscenza, diversi editori, comprendendo la valenza storica e sociale, oltre che artistica, di queste epistole, abbiano deciso di farle rinascere a nuova vita.  

 

 

*Biografia di Stefania Romito

Stefania Romito è giornalista radiotelevisiva e scrittrice. Si è laureata con lode in Lettere Moderne (indirizzo "Letteratura e critica nell'Italia contemporanea) presso l'Università degli Studi di Milano con una tesi in "Storia della Stampa e dell'Editoria" dedicata all'epistolario di Jacopo Bonfadio. Si dedica alla realizzazione di progetti culturali come fondatrice dell'associazione "Ophelia's friends Cultural Projects", come responsabile letteraria e ambasciatrice del NUOVO RINASCIMENTO fondato dall'artista Davide Foschi e come responsabile per la Lombardia del SINDACATO LIBERO SCRITTORI ITALIANI. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo il romanzo di esordio Attraverso gli occhi di Emma (Alcyone Editore), i thriller della serie Ophelia, le vite di una ghost writer (Alcyone Editore),  la raccolta lirica Nadir e Najeli si raccontano (Lupi Editore), il romanzo thriller Il buio dell'alba (LibroMania, DeAgostini Dea Planeta Libri) e i lavori di critica e storia letteraria in collaborazione con Pierfranco Bruni. Per Asino Rosso ha già pubblicato gli ebook Dante ab aeterno (con saggi di Vincenzo Napolillo e Arjan Kallço) e la raccolta di poesie oniriche Volare d'amore (con  Arjan Kallço); e ha curato aa.vv. Love Writers.  


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