Intervista a Vitaldo Conte: su Globalist- Homme Art

 


 “L’arte? Meglio esporla in casa che nelle gallerie” di Antonello Sette (Globalist.it)
Vitaldo Conte, lei teorizza la Casa d’artista come proposta, addirittura in alternativa alle gallerie. E’ un’ipotesi sicuramente affascinante. Ritiene sia praticabile?
La dimora degli artisti può divenire luogo e proposta d’arte. Oggi questa tendenza, come ho già rilevato su ‘Fyinpaper’, è un fenomeno che si sta diffondendo sempre di più, anche per l’attuale scarsa incidenza di molte gallerie nei confronti del mercato globalizzato e della diffusione pubblicitaria dell’arte. Questa crisi è attestata anche dalla loro frequente breve esistenza. Questi ambienti privati, che “si aprono all’esterno”, possono divenire luoghi alchemici di esistenza “filosofale e immaginale”, differenziandosi dalle spesso neutre e fredde pareti degli spazi d’arte, talvolta soggette anche a un pagamento per chi espone. Io stesso, poco interessato a esporre in generiche mostre personali, trasmuto, negli ultimi decenni, le mie camere da letto in ambienti d’arte e gli appartamenti in case d’arte: a Roma, a Catania, e poi ancora a Roma. Questi momenti hanno sempre la Camera da letto come il loro epicentro, animato da colori del desiderio e da presenze del sogno. La narrazione dei miei ambienti d’arte è un modo per presentare oggi questa possibile proposta alternativa alla galleria d’arte (…).