Transumanesimo anteriore. Angelo Giubileo-La nuova via (per l'immortalità) di Gilgamesh

 


 di Angelo Giubileo  Facebook e Pensa Libero

 

La nuova via (per l'immortalità) di Gilgamesh: dall'incisione su pietra alle tavole di argilla
Assai significativo appare l'inizio del prologo: "Era saggio; vide misteri e conobbe cose segrete; un racconto egli ci recò dei giorni prima del Diluvio. Fece un lungo viaggio, fu esausto, consuntivo dalla fatica; quando ritornò si riposo', su una pietra l'intera storia incise".
La storia poi così prosegue: "... Siduri rispose: Gilgamesh, dove ti affretti? Non troverai mai la vita che cerchi. Quando gli dei crearono l'uomo, gli diedero in fato la morte, ma tennero la vita per sé. Quanti a te, Gilgamesh, riempi il tuo ventre di cose buone; giorno e notte, notte e giorno, danza e sii lieto, banchetta e rallegrati. Siano linde le tue vesti, nell'acqua lavati, abbi caro il fanciullino che ti tiene per mano e nel tuo amplesso rendi felice tua moglie: poiché anche questo è il fato dell'uomo (...) E tuttavia, Gilgamesh, giù nel bosco troverai Ursanabi, il barcaiolo di Utnapistim; presso di lui sono le cose sacre, le Cose di Pietra. La prua serpentina del battello sta sfoggiando (...) A lui solo fra gli uomini gli dei avevano dato vita eterna (...) Utnapistim rispose: Nulla permane (...) Ti rivelero' un mistero, ti dirò un segreto degli dei (...) C'è una pianta che cresce sott'acqua, ha spine come il rovo, come la rosa; ferira' le tue mani, ma se riuscirai a prenderla, allora nelle tue mani ci sarà ciò che ridà a un uomo la gioventù perduta...".
(L'epopea di Gilgamesh, traduzione di Alessandro Passi, Adelphi 2001
)
NOTA PERSONALE: Sappiamo che Gilgamesh fallirà nella sua nuova impresa, ma la pianta che il serpente gli sottrarra' definitivamente potrebbe proprio avere a che fare con uno stilo utile per scrivere sull'argilla, considerando il particolare non da poco che in molti racconti di diverse culture dell'antichità Dio crea l'uomo dall'argilla