Il "ritorno" di Verdiglione e la "cibernetica" della Parola

Ferrara.  Questo giovedì, 19 10, conferenza su Ludovico Ariosto e il Secondo Rinascimento nella città estense, ore  20.45 nelle stanze del Castello Estense, a cura di F.  Giancotti, ricercatrice.  La Giancotti è "attivista" della cosiddetta psicanalisi culturale postlacaniana e poi cosiddetta Cifrematica lanciata da molti anni ormai dal noto (nel bene e nel cosiddetto male tutt'oggi molto controverso) e, piaccia o meno,  speciale e talentuoso  psicanalista Armando Verdiglione. 
Negli anni circa '80 una meteora ammaliante attraversò dalla porta principale e in primo piano la cultura italiana a partire da Milano. Parliamo del noto, all'epoca, Armando Verdiglione, seguace del grande Jacques Lacan e suo in certo senso messaggero nel climax intellettuale dell'epoca in Italia.  Poi ci furono gravi problemi per l'impresa culturale di Verdiglione e simpatizzanti.  Del suo discorso una tantum appaiono ancora segnalazioni sui media, ma Verdiglione e le sue "teorie" sul cosiddetto Secondo Rinascimento, all'epoca, piaccia o meno, molto interessanti e certamente d'anticipazione futuribile, si sono perse in certe oblio: Questioni extraculturali, denunce e condanne anche  per supposti plagi di cosiddetti pazienti, ecc. (comunque non attinenti in sé al "giudizio" culturale)  hanno bannato o quasi la psicanalisi postlacaniana di Verdiglione.  Chi è informato sa comunque che il discorso editoriale inaugurato sempre da Verdiglione a suo tempo, la casa editrice Spirali e in misura minore le dinamiche divulgative e conferenziali (sempre nell'età d'oro note come veri e propri eventi, ricordiamo personalmente sue conferenze a Bologna stracolme e in un paio di occasioni anche a Ferrara, ma in tutta Italia) in effetti testimonia tutt'oggi una certa continuità. Ad esempio Spirali pubblicò e pubblica ancora spesso autori noti anche a livello internazionale, ad esempio il noto psicanalista T. Szasz e un certo Jacques Attali, consigliere persino in certo modo del premier attuale francese Macron, solo due nomi in una schiera di Intellighenzia internazionale notevole, spesso anche eretici e dissidenti (molti russi).  Sul piano "clinico" culturale e strettamente tecnico, pur in un discorso sempre complesso e spesso anche diversamente criptico, la non scuola di Verdiglione ha poi sviluppato la cosiddetta e discussa (per certa sua forse ulteriore cripticità seppure ancora interessante) Cifrematica, amplificando certo focus originario: ovvero gira e rigira la fondazione culturale di una sorta di psicanalisi/linguistica d'avanguardia culturale dell'era informatica con - e questo da sempre - un ritorno epistemico e conoscitivo fin dal grande Rinascimento italiano. Ricordiamo tra i numerosi e sempre complessi libri di Verdiglione un saggio tutt'oggi molto intrigante su Leonardo da Vinci.  Insomma, il focus stesso su Ludovico Ariosto, oggetto della conferenza in questione, è perfettamente coerente con il registro di sistema della psicanalisi verdiglioniana postlacaniana originaria. Anzi, controverso o meno (ancora recentemente grossi problemi giudiziari per questioni fiscali), bisogna pur dirlo, storicamente il discorso del secondo rinascimento, come già accennato, è stato assai anticipatorio sulle stesse ciberculture contemporanee. Molte riflessioni attuali in generale furono anticipate da Verdiglione.
Infine, ci permettiamo alcune considerazioni sull'eterno ormai affaire Verdiglione, pur difeso già da eminenti intellettuali europei, lo stesso Arrabal.
I guai di Verdiglione derivano probabilmente anche, fin dalle origini, per certa sua dinamica culturale in ogni caso sempre politicamente scorretta: negli anni 70 e 80 la sua psicanalisi e impresa certamente già denunciava l'ideologismo culturale comunista ben nota italiana, era anche in certo modo prossimo al PSI di un certo Bettino Craxi.  Insomma la parola di Verdiglione colpiva centralmente certa eterna casta intellettuale e politica nazionale, scomoda e peraltro poi confermata dal divenire storico e dalla fine almeno metapolitica e metaculturale del comunismo intellettuale e naturalmente politico storico (al di là delle sue "clonazioni" psicologiche ecc.  tutt'oggi prevalenti nel bel paese). Colpiva certa casta e caste inoltre con modulazioni particolari, semplificando, per via inconscia sociale e tecnologica, con feedback speciali proprio per le modulazioni stesse in certo senso translinguistiche.  Il primo affaire Verdiglione, si parla di Milano, furono anche, in ogni caso, i primi indizi storici del potere della Magistratura fortemente ideologico poi esploso nei decenni successivi e tutt'oggi virus solare che inquina la giustizia italiana, spesso a una dimensione... L'ultimo e meno noto affaire Verdiglione, questioni fiscali come accennato, lascia altrettanto certa scia di perplessità, profumi di accanimento giudiziario, quando poi i dati sull'evasione fiscale in Italia, ben noti, sono da primato europeo con evidentemente figure finanziarie ben piu celebri di Verdiglione che restano sempre misteriose e immuni allo zelo sproporzionato di cui invece è oggetto appunto lo psicanalista.
Resta in ogni caso, il valore scientifico di differenziare il Verdiglione psicanalista e s-oggettivo ricercatore della Parola di certa stoffa culturale contemporaneo dal Verdiglione extraculturale stesso. 



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