Zombies elettronici? di Giovanni Battista Quinto
Ricorderete senza ombra di dubbio la celebre scenetta del "cafone" e dello scrivano, portata all'attenzione del grande pubblico, nel 1954, da Totò e dal simpatico attore, nonché cantante, Leo Brandi (il cafone).
Bene, vi consiglio di tenere a mente questo passaggio esilarante del film "Miseria e nobiltà", perché proprio tale "scenetta" evidenzia in modo eccelso la fine futura che CHAT GPT farà fare ai tanti "deficienti fruitori" di codesti "Chat Bot", ossia la fine del cafone, il quale, pur di inviare una lettera, è costretto a rifarsi allo scrivano di turno pagando dei "piccioli". Cari amici, se qualche essere "superiore" di buonsenso non dovesse modificare il corso degli eventi con "magie sensate" o miracoli sensazionali, ci ritroveremo a dover fare i conti con una spaventosa ignoranza di ritorno costituita da individui pronti a pagare profumatamente questi guru della scrittura e dell'onniscienza meccanica facilitatrice, precludendo definitivamente a sé stessi, così facendo, la possibilità di sviluppare oneste capacità d'apprendimento, di maturazione, di formazione; di essere, in pratica, veri uomini.
Il processo di DEMOCRATIZZAZIONE sbandierato dai colossi della tecnologia (dietro i quali vi è la IA e Chat gtp) per giustificare l'ennesimo CRIMINE nei confronti dell'umanità, in realtà non è altro che una idonea trovata per far perdere del tutto le già misere facoltà mentali al "gonzo" altezzoso, profondamente incolto; ed ai lettori (anche quelli più attenti e colti) la fiducia in chi si propone come "autore" di contenuti, ancor più la capacità stessa di discernere il VERO dal FALSO.
La vera DEMOCRATIZZAZIONE LA SI TROVA NELLA SCUOLA E NELLA POSSIBILITA' DI STUDIARE CHE è STATA DATA AD OGNUNO; DI APPRENDERE, DI SAPER RAGIONARE.
Il cafone Leo era GIUSTIFICATO ampiamente dal non aver avuto l'opportunità di studiare, perché chiunque sa bene che, all'epoca, studiare era un lusso riservato a pochi (era anche ben più difficile studiare in passato, in quanto si agiva con maggiore SERIETA'; oggi una Laurea... la consegue anche un "mediocre ragazzetto", basta un po' d'impegno ed un cellulare, o no?!).
Provo tristezza; un illimitato senso di sconforto nell'apprendere dai quotidiani dell'avvento di tali aggeggi infernali (li chiamo così perché questi Chat Bot o Gpt o come caspita si chiamano originano dal male, dalla sete di guadagno).
Naturalmente ho fatto riferimento ai miei ambiti di interesse, la scrittura e la formazione (che partono entrambi dall'educazione del cuore), subodorandone il grave pericolo per intere generazioni di ragazzi in formazione, i quali già presentano allo stato attuale seri deficit nella comprensione del testo letto, per non parlare poi della capacità di scrittura... (concordanze ecc.): c'è gente (diplomata o laureata) che non sa mettere in riga due parole, né tantomeno una frasetta di senso compiuto su un foglietto Post-it. Niente paura... da oggi è attiva CHAT GPT... L'intelligenza senz'anima né cuore (deficiente), a portata dei cretini o di chi ama imbrogliare il prossimo.
Non sono contrario allo sviluppo della tecnologia, MA NON IN SETTORI QUALI QUELLO SPIRITUALE- INFORMATIVO - FORMATIVO- DI STUDIO.
Mi chiedo, amici: quali inadeguate qualità svilupperanno i medici di domani, gli avvocati di domani, gli educatori ed i formatori del domani?
E gli scrittori o i poeti del domani chi saranno realmente e cosa proporranno all'altro da sé, entrando in ambito creativo(avete capito bene; questi aggeggi infernali potrebbero un domani sconfinare nella creatività generando poesia, scultura, pittura ecc.)???
PER QUALE VALIDA RAGIONE IO DOVREI LEGGERE LA POESIA O IL ROMANZO GENERATI DA CHAT GPT (PERCHE' DA LUI SAREBBERO GENERATI NELLA TOTALITA', IN QUANTO SOLO UN DEFICIENTE POTREBBE AFFIDARSI A CHAT GPT PER SCRIVERE UNA "POESIA" O UN "ROMANZO";
P.S. è PROBABILE, A MIO AVVISO, CHE AD ISCRIVERSI A CERTI SITI DI IA SARANNO IN LARGA MISURA COLORO CHE FINO A POCO TEMPO FA COPIAVANO UTILIZZANDO ALTRE FONTI ED ALTRI ESPEDIENTI).
Il mondo si prepara al tuffo finale nel nulla esistenziale. Ben venga la tecnologia in ambito scientifico, di ricerca; in settori quali la medicina, la fisica, lo studio del cancro e di altre patologie incurabili (quasi tutte le patologie, ad oggi, sono inguaribili, figuriamoci se l'uomo possa dare un'anima alle macchine), ma in ambito formativo no, bisogna abolire tutte queste diavolerie, altrimenti ci ritroveremo catapultati in un mondo di SAPIENTI, TITOLATI SU CARTA, MA FONDAMENTALMENTE IGNORANTI, VANITOSI.
Zombies dipendenti da super computer in una società appariscente, ipocrita ed apparente
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Roberto Guerra