La moda etno-art futuribile
Regine d'etno-art vestite McQueen
Futurismo geometrico, citazioni a Piet Mondrian e Pablo Picasso e un gusto d'Africa per le regine cyborg immaginate da Sarah Burton.
di Giampietro Baudo (Parigi)
L'arte futuribile degli anni 20 e un certo profumo d'Africa. Piet Mondrian e Pablo Picasso nel loro periodo geometrico e un'attitude etnico-grafica di colori e collage geometrici rubati a qualche cultura primitiva. Il crash estetico di Sarah Burton per Alexander McQueen si muove leggero su una passerella di sabbia colorata, ordinatamente chiamata a comporre un collage di quadri bianco-rosso-nero, come la scatola di un maquillage raffinato. Issate su scarpe scultura, dalle geometriche ali di madreperla e dagli innesti di plastica, si muovo regine d'Africa. Con il volto naturale e i capelli protetti da un'elmetto-cloche in metallo anticato. Sono divinità cyborg-primitive, che affollano una giungla digitale. Sono amazzoni guerriere, vestite di grafismi tattoo e geometrici, intagliati nel rosso di gonne a ruota e leggings. Sono sacerdotesse virginali nei loro baby-boll dagli elementi op. Sono imperatrici sontuose ammantate di gonnelle dai piumaggi colorate. Sono sciamane severe nelle loro tuniche dai reticoli scolpiti. Sfoggiano corsetti intagliati di perline, mosaici geometrici di pelle esotica, plissé istoriati di colore, gonnelle dalle frangiature sottili e abiti decorati da tappeti di microperline. Su tutto le grafiche, in un remixing culturale di antico e moderno, tra Africa e Vecchia Europa. Perché l'arte futurisma dell'inizio del secolo scorso si sposta con le geometrie astratte, e dall'intensità violenta, della tradizione Masai e Ndebele.....C
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