le transumaniste


*Madonna, Lady Gaga, Rihanna... TRANS ART POP
***fonte originale Destrutturalismo....


Nel 2011 per Avanguardia 21, uscì Pulsional Gender Art, ricognizione unica o almeno rara sull'arte estrema secondo novecento e primo duemila, in ottiche non semplicemente liquide o fenomenologiche, ma dionisiache:

ebbene, Conte zoomava e “codificava” sia quella che chiamò Trans Art, sia in merito certo trend nascente cosiddetto Porno Art (ma porno dal greco mitico o presocratico) inferito da certa cifra che caratterizzò e caratterizza diversa postavanguardia, post body ar
t, neosituazionista, futurdada, net artistica eccetera.



Ebbene, come spesso capita nelle migliori esplorazioni teoretiche e esplorative, certo panorama pop attuale invero almeno inaugurato da Madonna (ma già Donna Summer) , fa di Conte e quel volume una anticipazione clamorosa... Ovviamente il confine con il trash e il puramente commercial è a dir poco una spada di Damocle, ma non dimentichiamo due almeno confutazioni storiche mediatiche, ormai che bisbigliano almeno principi di precauzione in eventuali nasi accademici...o puristi.


  1. Il mai senile vecchio volume (1959) di un certo Edgar Morin, l'Industria Culturale e i media pre-elettronici nascenti come una sorta di dowload ante litteram o traduzione sempre della Tradizione, anche già moderna...
  2. Oggi le pubblicità vituperate del primo novecento (senza scomodare un certo Depero e poi Andy Warhol) sono considerate opere d'arte e fanno la fila musei e art directors ...per esporle!
E non è forse un battello ebbro 2.0 dionisiaco che a partire da Lady Gaga, le varie Rihanna, Miley Circus, Katy Perry, anche Kesha, Paris Hilton, Britney Spears, Niki Belucci, ecc.   hanno già innestato nella musica pop contemporanea? Tecnobaccanti esaltate (al di là del sound più o meno superorecchiabile) dalla dimensione video, art video certamente dissacrante e hi tech quasi google sexy glass e cybersex (o love), sempre più hot, desideranti e ormai pornosoft, vale a dire l'estremo di cui parla Vitaldo Conte, in versione diversamente famigliare... nel villaggio globale …

Lady Gaga parla esplicitamente di Art Pop: sembra ormai, alla luce anche di contaminazioni collaterali vuoi con Armani vuoi con una certa Marina Abramhovic, una robot girl... Kate Perry, in Roar - una Jane 2.0 in un ecofuturismo che fa piazza e giungla..pulita di tanta bassa retorica veteroluddista; Rihanna e l'ex Paperina Disneyana Miluy Circus, quasi mixano blues e cartoons virtuali in inni all'amplesso libero degni dei manifesti sull'amore libero di Marinetti e Valentine de Saint Point. Persino le più commercial Britney Spears e Paris Hilton, diversamente miliardarie, nei clip hit 2013, inneggiano alla nuova era dell'electric machine e -controcorrente al default di Wall Street- ai futuri tempi felici! La Spears quasi satireggia la retorica del deserto ispiratore di ogni misticismo. Paris, nel clip con un rapper “venduto” più multietnica delle visioni della Boldrini.




Si sa , in Italia, i sociologi già svanverano di reificazione dell'amore e della sensualità: invece è il giusto riflesso neopagano (senza Pantheon superfluo) che anticipa il vero Nuovo Realismo sociale, oltre le illusioni dell'utopia o della Teocrazia minimale sempre incombente...



Ben venga la pornomusic, o trans art pop: per una società edonistica 2.0. come unico miraggio possibile umano, siamo ancora ominidi non solo angeli sulla Terra (nell'homo sapiens migliore), antivirus misconosciuto al cosiddetto bene o male, finalmente relativizzato, quando il relativismo non è mero nichilismo, ma genera, piaccia o meno, quella superficie profonda e neopopolare destinata comunque al piacere e la bellezza....



*RobyGuerra
INFO
www.avanguardiaa21.it   pulsional gender art V. Conte