L'eterna metamorfosi tra Kafka e Orwell
di Pierluigi Casalino
Da Apuleio a Kafka la trasformazione dell"uomo e il difficile percorso per recuperare identità e carattere è tema ricorrente e suggestivo, ancestrale segno della mutabilità dell"esistenza e del travestimento più o meno imposto, anche inconscio, dell"io, incursione surreale nel profondo della coscienza, alla ricerca dei motivi segreti del comportamento. "Una mattina Gregorio Samsa, destandosi da sogni inquieti, si trovò mutato in un insetto immondo", è l"impossibile e mostruoso inizio delle Metamorfosi di Franz Kafka.
Opera dove il grottesco e l"assurdo, l"inconcepibile e l"umiliante si coniugano, raggiungendo il diapason della concretezza e dell"oggettività, nella lucida geometria di uno stile unico. Insieme a "Il verdetto", dellostesso anno, il 1912, e a "Lettera al padre", del 1919, "Die Verwandlung" (Le Metamorfosi) forma una straordinaria e lugubre trilogia famigliare, di un"esperienza dolorosa e complessa, fondata sul rapporto "amore-odio". Tormentoso itinerario scaturito dal complesso demoniaco dell"irrompere di eccitazioni tra l"autodistruzione e la compiaciuta crudeltà, "Le Metamorfosi" rappresentano l"origine e l"epilogo della parabola dell"umiliazione suprema.
Samsa è il figlio percepito dal padre come un parassita inassimilabile, reo solo di esistere, votato ad una morte espiatoria per restaurare il regno della legge, dell"ordine e della bellezza. Si tratta di un terribile atto di accusa verso una famiglia "moloch". Un organismo oppressivo e repressivo, cinico e perverso che trasforma il figlio in un insetto schifoso, sacrificandolo in un rito di glorificazione del padre-padrone e giudice ( forse una stessa rappresentazione del rapporto tra lo Stato moderno comunque orwelliano, autoritario e totalitario nei confronti del singolo), che comporta parimenti un atto di venerazione e di prostrazione da parte della vittima designata.
L"arte di Kafka dà saggio di un"interpretazione magistrale di un ruolo tremendo, attraverso il susseguirsi descrittivo, paradossale e intenso, di sentimenti che albergano nella segreta e oscura dimensione dell"inconscio. "Le Metamorfosi" restano un documento spietato e inarrivabile delle contorsioni interiori dell"animo umano e la testimonianza dellacapacità di cambiamento, nel bene e nel male, dell"io.
Da Apuleio a Kafka la trasformazione dell"uomo e il difficile percorso per recuperare identità e carattere è tema ricorrente e suggestivo, ancestrale segno della mutabilità dell"esistenza e del travestimento più o meno imposto, anche inconscio, dell"io, incursione surreale nel profondo della coscienza, alla ricerca dei motivi segreti del comportamento. "Una mattina Gregorio Samsa, destandosi da sogni inquieti, si trovò mutato in un insetto immondo", è l"impossibile e mostruoso inizio delle Metamorfosi di Franz Kafka.
Opera dove il grottesco e l"assurdo, l"inconcepibile e l"umiliante si coniugano, raggiungendo il diapason della concretezza e dell"oggettività, nella lucida geometria di uno stile unico. Insieme a "Il verdetto", dellostesso anno, il 1912, e a "Lettera al padre", del 1919, "Die Verwandlung" (Le Metamorfosi) forma una straordinaria e lugubre trilogia famigliare, di un"esperienza dolorosa e complessa, fondata sul rapporto "amore-odio". Tormentoso itinerario scaturito dal complesso demoniaco dell"irrompere di eccitazioni tra l"autodistruzione e la compiaciuta crudeltà, "Le Metamorfosi" rappresentano l"origine e l"epilogo della parabola dell"umiliazione suprema.
Samsa è il figlio percepito dal padre come un parassita inassimilabile, reo solo di esistere, votato ad una morte espiatoria per restaurare il regno della legge, dell"ordine e della bellezza. Si tratta di un terribile atto di accusa verso una famiglia "moloch". Un organismo oppressivo e repressivo, cinico e perverso che trasforma il figlio in un insetto schifoso, sacrificandolo in un rito di glorificazione del padre-padrone e giudice ( forse una stessa rappresentazione del rapporto tra lo Stato moderno comunque orwelliano, autoritario e totalitario nei confronti del singolo), che comporta parimenti un atto di venerazione e di prostrazione da parte della vittima designata.
L"arte di Kafka dà saggio di un"interpretazione magistrale di un ruolo tremendo, attraverso il susseguirsi descrittivo, paradossale e intenso, di sentimenti che albergano nella segreta e oscura dimensione dell"inconscio. "Le Metamorfosi" restano un documento spietato e inarrivabile delle contorsioni interiori dell"animo umano e la testimonianza dellacapacità di cambiamento, nel bene e nel male, dell"io.