Intervista di Stefania Romito allo scrittore futurista Roby Guerra by Oraquadra


ESTRATTO

Di recente hai pubblicato "Space Mammy" una raccolta di racconti dedicati a tua madre nei quali la tua infanzia viene rivissuta in chiave narrativa fantascientifica. Quando e come nasce l'idea di dar vita a quest'opera di impianto prettamente autobiografico?

"Space Mammy", dedicato alla mia sempre giovane madre, Maria T. Brugnara (nacqui quando lei aveva 16 anni!), praticamente è stato ed è l'ultimo libro ex novo che ho scritto. E lo considero il più "bello". Dedicato subito dopo… la sua scomparsa prematura, per malattia ma anche per errori medici. Elaborato in stile, appunto, science fiction, ricordi d'infanzia in sé Reali…. Ne ho dimenticato almeno uno, mia madre che mi leggeva da bambino "La Piccola Fiammiferaia". E in quei ricordi, l'origine del "personale" cosiddetto Puer Aeternus junghiano, matrice letteralmente del mio futurismo… Negli anni' 60, mia madre era giovanissima e grazie a Lei, ho captato quei tempi propulsivi, l'era spaziale, elettronica, nascenti…il  mito del 2000…

Un lavoro letterario che ti ha appena dato grandi soddisfazioni. Il racconto  "La pièces de cinq-cents lires – argent" è infatti stato pubblicato all'interno della famosa rivista surrealista francese "In Toto" fondata dal poeta El Janabi Abdul Kader, leader del surrealismo arabo e del gruppo del Desiderio Libertario. Ti aspettavi questo importante riconoscimento?

Questa recente piccola grande impresa ha suggellato il libro "Space Mammy".  Come il libro, un racconto da esso tratto e  tradotto in francese (una "fiaba vera, a 10 anni circa regalai alla mamma un maglioncino d'angora comprato sotto casa, con le mie monete da 500 lire d'argento),  è stato come darle vita ancora, un tempo, ora meno, credevo nella clonazione e nella crionica. Almeno nell'immaginario ci sono riuscito. In generale avevo già pubblicato negli anni '90, racconti e poesie sonore in Francia, grazie alle Riviste letterarie La Revolte des Chutes diretta dal Poeta Surrealista, Marc Kober  (all'epoca in Italia  e a Ferrara) e la stessa Saprifhage di Nanterre. Ci scrissero anche i ferraresi Riccardo Roversi e Claudio Strano. Recentemente dopo anni, abbiamo avuto nuovi contatti con Marc Kober, redattore e scrittore di In Toto, e quindi questa nuova sorpresa francese ed estera. Kober ha recentemente edito un delizioso (anche graficamente) libro d'arte, Proverbes Lapins…  Un onore, anche, pubblicare sulla Rivista In Toto, diretta dal celebre scrittore arabo, o El Janabi Abdul Kader.

E ora parliamo di "Visualpoetry", il tuo nuovo e-book che rappresenta per lo più un percorso poetico visivo in cui l'immagine interagisce con la parola. Qual è il significato intrinseco di quest'opera?

"Visualpoetry" è una mia estensione nella cosiddetta Poesia Visiva, oggi anche elettronica o genericamente Net Art.  Immagini + Versi… elaborate con il computer, dagli anni duemila dieci circa: un "libro" di Poesie Visive, per la prima volta a livello personale, ufficiale. La Poesia Visiva è stata una delle ultime avanguardie, attualmente il cosiddetto Metaverso segnala orizzonti nuovi e possibili della ricerca anche letteraria…

 
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