Conosci te stesso

Conosci te stesso è il motto dell'oracolo di Delfo, ripreso da Socrate come massima espressione della sapienza umana: in altri termini con tale espressione Socrate indica come il vero scopo della filosofia non debba essere la conoscenza del mondo esteriore come pensavano i naturalisti, ma sia quello di indagare sull'uomo, alla ricerca del senso autentico della vita. La filosofia appare in questa nuova luce la ricerca senza sosta che ogni individuo intraprende alla scoperta di se stesso, attraverso un dialogo continuo con gli altri, che deve essere guidato dal solo amore per la verità. Privi di amore per la verità sono quei pensatori che credono di sapere tutto sull'uomo, ma in realtà non sanno nulla. La morale vera è che tutti gli uomini sono ignoranti ed è saggio solo chi sa di non sapere. Una volta scoperta questa sorprendente verità, Socrate la propone ai giovani, invitandoli a verificare i limiti della loro conoscenza. A questo scopo utilizzò il metodo della "maieutica", volto a far dunque "partorire" la verità, o per lo meno il proprio sincero e onesto modo di vedere le cose. Ciò avveniva sulla base di un dialogo in cui Socrate giocava la parte di colui che inizialmente pone molto più sapiente, ma che in seguito finisce per mostrare la pochezza delle proprie presunte conoscenze. Sebbene sia stato accusato di avere comune con i sofisti la capacità di confutare senza proporre una visione alternativa, Socrate ha in ogni caso un'importante dottrina positiva da trasmetterci: la conoscenza è un bene inestimabile, il suo contrario è il male. La libertà vera, da tali premesse, è quella del dominio razionale delle proprie passioni e seguire così la via razionale al sapere. Dopo essere stato condannato a morte dai suoi ingrati concittadini, Socrate non si allontanò, sostenendo che per lui era meglio morire che fuggire. Si ricorda che nell'abbandono dei suoi discepoli ebbe a dire: ora vado, io a morire, voi a vivere e quale delle due cosa sia la migliore dio solo lo sa.
Casalino Pierluigi, 26.06.2014