PROMETEO EROE FUTURISTA

Prometeo ovvero il previdente era figlio del titano Giapeto, rubò agli dei il fuoco e lo donò agli uomini, accendendo la luce della civiltà. Per punizione fu incatenato a una rupe del Caucaso, dove un'aquila gli divorava ogni giorno il fegato, che poi ricresceva; alla fine fu liberato da Eracle, l'Ercole dei latini, nel corso di una delle sue proverbiali fatiche. Prometeo fu dunque un civilizzatore al quale gli uomini devono, oltre al fuoco, anche i mestieri e le arti, ma anche lo spirito geniale delle invenzioni. Ad Atene era il patrono dei vasai e in genere di tutti gli artigiani. Secondo un'altra tradizione sarebbe stato addirittura il creatore della razza umana: con fango e con acqua formò gli uomini e le donne, iniziando dallo scheletro. Questo personaggio abile, astuto e ribelle contro gli dei e la tirannia nell'oscurantismo presenta alcuni tratti di trckster. Ha qualche aspetto in comune, quindi, con la religione del fuoco. Imparentato con il latino ignis, fuoco, anche il termine agni, dio del fuoco della religione vedica, il mito di Prometeo rappresenta la mediazione tra gli uomini e gli dei, se pur nella totale divaricazione tra l'Olimpo e il genere umano come si evoca nel mito del
figlio di Giapeto. Si può ben dire che l'archetipo di Prometeo, campione dello scetticismo e della sfida, sia ben assimilabile alla volontà dell'uomo di guardare al domani, liberandosi dalle catene della superstizione. In tal senso Prometeo è un eroe futurista, ante litteram.
Casalino Pierluigi, 24.06.2014