MARINETTI OVVERO LO SPIRITO DI PROMETEO

La rapida evoluzione nell'ecosistema dell'innovazione coinvolge ormai  tutti gli attori economici ad ampio raggio, non più quindi pionieri o visionari, ma ogni protagonista dell'universo mondo, dai singoli alle collettività, dagli stati agli altri enti, dalle aziende a chi opera in diversi settori della funzione umana. Lo scenario emergente sul web si allarga e si connette con la realtà e i suoi sviluppi futuri. Un'intuizione "verniana", sicuramente "futurista, post-futurista e transfuturista". E' lo spirito di Prometeo che aleggia sul cosmo, sulla complessità delle dimensioni, un'apertura coraggiosa e vincente verso orizzonti finora impensati. Una stagione che, in contesto più maturo ed avvincente, genera maggiore valore economico, scientifico e culturale. Una visone di più lungo respiro che recepisce il messaggio di Marinetti e la sua ansia di nuovo. Il Marinetti della prima fase storica dei media e che già prevedeva e sentiva la straordinaria capacità innovativa dei mezzi di comunicazione di massa. Il caso di Marinetti, attuale più che mai, resta pertanto ancora oggi, soprattutto oggi, direi, un punto di riferimento interpretativo molto concreto. Certo il genio marinettiano andava al centro della fantasia creativa e ne mutuava i caratteri per promuoverne le ricadute scientifiche, ma nella tradizione prometeica e lucreziana ne viveva la grande sensazione liberatrice e di simpatia globale. Non intendeva Marinetti aprire uno squarcio di cielo dalle false finestre di miti faustiani, ma voleva deliberatamente gettare una rete per pescare nell'oceano cosmico, umano e transumano, meta-umano. La difficoltà di progettare e di dimostrare l'innovazione era forse presente nella mente di Marinetti, ma da trasgressivo di base comprendeva la portata storica della sfida della conoscenza e della scienza. Il mito della velocità, d'altra parte, era per lui un modo per rivivere l'antico sogno di Icaro e di superare i limiti, ogni limite, dell'oscura porta del sapere. Quasi parafrasando Nicola da Cusa (più si conosce, meno si conosce), testardo e volitivo, convinto assertore del progresso e della poesia che lo sottende, Marinetti può giustamente essere considerato ancora, a tanto tempo dalla sua scomparsa, uno dei più grandi ed autorevoli protagonista dell'avventura dell'uomo.
Casalino Pierluigi, 28.01.2015