IO, ME STESSA ED ASPIE, Clara Osvaldo (Armando editore, 2019) recensione



di Roby Guerra

(scheda editoriale) 
IO, ME STESSA ED ASPIE. di Clara Osvaldo
Pagine 240, prezzo 20,00 euro
Che cosa succede dopo la maturità, quando la ragazza "strana" della classe decide di abbandonare
tutto e tutti per andare a vivere a Stoccolma? E se poi si venisse a sapere che non è né strana, né matta ma
solo autistica? E che cosa succederebbe se lei scrivesse un libro sulle sue mille avventure? Io, Me stessa ed Aspie è il racconto autobiografico di una giovane donna che affronta temi importanti come l'amore (quello sano e quello meno sano), i cambiamenti, il lavoro, gli scontri culturali, il dolore ma soprattutto il coraggio e la scoperta di se stessi.
Clara Osvaldo è nata a Roma nel 1991. Cresciuta a Perugia, nel 2010 si è trasferita a Stoccolma dove abita da otto anni e lavora come relatrice sull'autismo.

(Recensione)

Quasi un romanzo scientifico, questo dell'ormai italo svedese Clara Osvaldo, trasferitasi a Stoccolma appena postmaturità e su un tema psicologico se non neuroscientifico in certo senso ancora misterioso e contraddittorio, Malattia o Creatività superiore (se non geniale) alla media, un tempo si parlava anche di Idiot Savant, la letteratura segnala anche  autentici geni scientifici o artisti (pare lo stesso A. Warhol).
L'autrice è come un cervello rosa in fuga non solo dall'Italia ma dalla sua personale diversità, in forma non grave ma penalizzante i rapporti interpersonali: proprio in quella Svezia dove una Bambina - la famosa Greta- recentemente, al di là del personaggio- afflitta da una malattia simile è arrivata in nome dell'ecologia a scomodare, come noto persino la Casa Bianca e i "Sovrani" del mondo, simbolo dell'attuale Green Generation.
Il percorso di Clara Osvaldo è naturalmente più "modesto" ,  pure creativo e produttivo, illustrato in questo Libro Selfie, autobiografico. La Osvaldo è anche relatrice in conferenze sull'autismo e senza le prodezze di illusrti scienziati e artisti, anche'essi "penalizzati" da questa strana sindrome, conferm di quest'ultima le sue – in ogni caso- peculiarità speciali, a volte come accennato anche geniali:
si pensi ad esempio al famoso film Rain Man e con una iperbole, perché in quel caso eclatante e spettacolare si trattava di schizofrenia, ovvero quello del matematico John Nash (da cui altro film celebre e significativo), quando la malattia è anche Altro...
Più in generale, e soprattutto l'Autismo e sindromi simili questi misteri anche spesso tragici di certe malattie a volte anche liminari e di estrema complessità saranno chiariti in futuro dall'evoluzione della ricerca e delle Neuroscienze.

Nello specifico assai interessante la cifra autonarrante essenzialmente letteraria dell'autrice che "segnala" un approccio "terapeutico" complementare a quello strettamente scientifico, oltre alla parola come dimensione poetica in sé.
Nel frattempo anche questi libri forniscono un piccolo prezioso contributo, possono favorire il recupero della Comunicazione interpersonale e sociale.

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