Care lettrici e cari lettori, dopo una breve pausa estiva torniamo finalmente a presentarvi le nostre ultime novità, che da ieri trovate nelle librerie: Un uomo a pezzi di Francesco Muzzopappa e Va tutto bene, signor Field di Katharine Kilalea. | | | Un uomo a pezzi, appunto. In questo libro, fatto di tasselli e frammenti di varia umanità, lo scrittore umoristico più amato diventa finalmente protagonista e si racconta per la prima volta attraverso storie spassose e irresistibili. Se si è nati al Sud, quanto coraggio occorre per tornare a casa durante le vacanze? Come ci si procura del caffè decente quando si è all'estero? È possibile uscire vittoriosi dopo l'immancabile chiamata di un call-center? Cresciuto in Puglia, dove ogni anno la famiglia metteva in piedi un'efficiente catena di montaggio per preparare pentoloni di salsa fatta in casa, il narratore si è fatto strada in mezzo a idraulici maschilisti e coinquilini di ogni tipo per approdare infine a Milano: una moderna metropoli in cui la vita è scandita da hair stylist e frigoriferi vuoti, dove per sopravvivere occorre tener testa alla sarta cinese del quartiere ed evitare di finire schiacciati dalla libreria storta ma chic raccattata al mercatino dell'usato. Muzzopappa ha la grande capacità di narrare in modo arguto e vivace episodi che tutti noi abbiamo attraversato almeno una volta nella vita: il fascino bislacco dei luna park, i tentativi ricorrenti di mettersi a dieta, la curiosità per la moda del centro massaggi. In questi racconti singolari, popolati dai personaggi più diversi, ogni scheggia di realtà si trasforma in una riflessione sincera e divertente sul nostro folle, frenetico mondo. Dall'autore di romanzi come Una posizione scomoda e Heidi, un libro unico e imperdibile sulle vicissitudini di un giovane uomo alle prese con le contraddizioni della vita, fortunato e reso meno cinico, forse, grazie a Carmen – donna di ferro ma all'apparenza fragile Biancaneve –, personaggio ricorrente e imprescindibile di questa carrellata di pura comicità e buonumore. «Muzzopappa – punto di riferimento ormai granitico quando si tratta di scegliere qualcosa di spensierato». Tegamini «Semplicemente esilarante». Chiara Beretta Mazzotta, «BookBlister» «Muzzopappa ha un'ironia intelligente, un umorismo raffinato come negli scrittori italiani se ne vede poco». Alessandra Tedesco, «Radio24» «Non ho mai riso così tanto. Muzzopappa è comicamente geniale, perfido, spietato e sincero». Giulia Ciarapica, «Huffington Post» | | | Il signor Field è un pianista e concertista alla deriva, la cui carriera subisce una definitiva battuta d'arresto dopo un incidente in treno. Con i soldi del risarcimento, si trasferisce a Città del Capo, in una casa costruita dall'architetto Jan Kallenbach come una replica di Villa Savoye di Le Corbusier, dove lo raggiunge anche la moglie Mim. Il signor Field è un uomo triste e rassegnato, che vive in uno stato di sonnolenza perenne e di straniamento dalla realtà che lo circonda. È un uomo in decadenza e svuotato, ma attraverso le sue riflessioni, e facendo un bilancio di ciò che non va bene nella sua vita, comincia a "fare qualcosa": mentre manda in frantumi il vetro della grande finestra di casa sua, cerca di ricomporre i pezzi della propria identità iniziando un dialogo silenzioso e fittizio con Hannah Kallenbach, la vedova dell'architetto, per la quale sviluppa a poco a poco una vera e propria mania: la segue, si apposta sotto la sua finestra, la spia nella sua vita privata e nelle strane conversazioni con un uomo misterioso. Finché, ormai stanco di essere triste, capisce finalmente di dover riprendere a vivere… che sia nella realtà o nel suo mondo onirico non importa. Va tutto bene, signor Field, un romanzo delicato e profondo lodato all'unanimità dalla critica per la notevole qualità della sua prosa, è l'impressionante esordio della giovane sudafricana Katharine Kilalea. «Un romanzo d'esordio sorprendente: è difficile descrivere l'impressionante accuratezza della prosa di Kilalea, che è ciò che rende il romanzo tanto affascinante. Lascia sbalorditi quanto Kafka o Beckett». «The Spectator» «Un esordio stupefacente. L'utilizzo della lingua è luminoso, e il signor Field è divertente. Una nuova, straordinaria voce nella narrativa». «The Economist» «Un esordio incantevole. Con una prosa di questa qualità c'è ben poco da dire… e il signor Field è di buona compagnia». «The Sunday Times» «Un risultato davvero notevole. Un'opera che colpisce per la sua originalità». «The Guardian» | |