La Zona Morta magazine agosto 2021, a c. di Davide Longoni


 Davide Longoni

Cari amici, 

eccovi il nuovo numero della Newsletter della Zona Morta: 

stavolta siamo passati all'essere aperiodici, purtroppo il tempo è tiranno:

in ogni caso eccovi news, aggiornamenti, approfondimenti e anticipazioni,  

giusto per darvi qualcosa da leggere...

A presto

Davide Longoni   
http://www.lazonamorta.it/lazonamorta2/  

E non dimenticate che ci trovate anche sui principali social network!  


Dear friends,

here you are the latest issue of our aperiodic Newsletter:

news, updates, insights and coming soon...

Bye bye

Davide Longoni   
http://www.lazonamorta.it/lazonamorta2/ 

And don't forget: we are on the main social networks, now!
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Menù "La Zona Morta" – Newsletter 195 

Ecco il nuovo numero della Newsletter de "La Zona Morta": ogni mese tante notizie, anticipazioni, classifiche, aggiornamenti… e molto, molto di più! Seguiteci su www.lazonamorta.it...

 

ANTIPASTI 

Premio Italia 2021: la Zona Morta torna sul podio a cura della redazione

Ciao Stefano di Davide Longoni

 

PRIMI PIATTI – SPECIALE INTERVISTE 

Intervista a Gabriella Genisi di Filippo Radogna

Elena Di Fazio e il Premio Urania di Filippo Radogna

Maria Elisa Aloisi e il Premio Tedeschi di Filippo Radogna

Simone Farè e il Premio Altieri di Filippo Radogna

 

SECONDI PIATTI 

Fantascienza Story: Appendice 09 di Davide Longoni

Biancaneve on the sun – Cosmopoetry di Stefania Romito

Guerrilla metropolitana si racconta di Gordiano Lupi

Poe Ripley di Gianfranco Galliano

 

CONTORNI – LE CRONACHE DI PROFONDO ROSSO 

Cronache dall'inpiegabile a cura della redazione

Due centimetri al giorno a cura della redazione

 

FRUTTA 

The New Mutants di Elena Romanello

Quattro chiacchiere con Federica Rocca di Davide Longoni

 

DESSERT 

Space Opera di Riccardo Rosati e Massimo Guidi

 

BEVANDE 

Premio Ernesto Vegetti 2021: i finalisti

XXVIII Festival del Teatro Medievale di Anagni

A caccia di storie 2021

View Conference 2021

XXVII Trofeo RiLL: i finalisti

Lucca Comics & Games 2021

Trieste Science+Fiction Festival 2021

 

EXTRA 

Mentre l'estate sta volgendo al termine e arrivano le prime piogge che ci porteranno pian piano verso l'autunno, eccovi i nostri consueti consigli di lettura extra, giusto per darvi qualche dritta per trascorrere al meglio il vostro tempo libero. 

 

Iniziamo con una segnalazione del nostro Gordiano Lupi. 

 

"Sincero. Vitale. Tormentato come l'adolescenza. Questo e molto altro è Müchela, Iena, il nuovo romanzo di Vincenzo Trama per Edizioni Spartaco. 

Vediamo la trama. Un amico è morto. Mirko torna, per il funerale, nel paese che l'ha visto crescere nella Bassa milanese. Tra infanzia e adolescenza, si srotola il filo dei ricordi che lo lega alla Band del Nord, slabbrata armata di ragazzini che hanno dichiarato guerra all'universo intero e soprattutto alla periferia sud. Questi mondi si urtano, lasciandosi addosso lividi che verranno sanati forse solo durante la messa funebre. Un romanzo di formazione, crudo, diretto, toccante, che rimanda a Golding, Molnár, Salinger, Pasolini. «La regola aurea è nota: vieni da giù? Stai nella zona nuova, destinato a delinquere. Sei nella parte vecchia? Allora da figlio del Nord opti solo per qualche droga al parchetto, nulla che non passi dopo l'adolescenza. Mescolarsi comunque non è previsto, perché moglie e buoi sono una questione di vicinato, non più solo di paese». 

Una storia per chi ha attraversato la fanciullezza in sella a una bici. Per chi ricorda limpida la sensazione del primo lunedì delle vacanze estive. Per chi ha vissuto l'inverno dentro e fuori. Per chi, bersaglio di pregiudizi, si è fatto scudo con la vera amicizia. Per chi è convinto che leggere e amare siano la stessa cosa. 

"Terroni e zombie hanno molto in comune: non si capisce un cazzo quando parlano e puzzano di pizza marcia". 

Siamo nella periferia sud di Milano. La Band del Nord e la gang dei Verdi abitano la parte vecchia del paese. In quella nuova, l'Incis, sono confinati gli stranieri meridionali, barbari da tenere a bada in terra leghista. 

"Qui l'autunno è una coperta infeltrita e umida: se la strizzi gronda tutta la pianura padana". 

La Valle delle Volpi, lambita dal letto del Lambro, è territorio di Manuel e dei suoi, ragazzini insofferenti, che scorrazzano in bici fino a sera e sono malvisti da tutti. In primis dal parroco, don Matteo, che predica l'armonia di un solo «popolo in cammino» ma che nell'armadio della sacrestia stipa i suoi scheletri. 

"«E allora!» starnazza. «Neanche nel dì di festa siete capaci, eh?». 

Capaci. Capaci di cosa. Di integrarci? Di disintegrarci? Che vuole esattamente don Matteo? Che vogliono tutti questi adulti che ci urlano dietro, mentre pedaliamo via, fuggendo ancora una volta lontano. 

«Capaci di cosa!» grido forte, col vapore buttato fuori, rabbia condensata in goccioline di umidità. E gli altri dietro che ululano, e le finestre che scorrono velocissime, e occhi che ci registrano fotogramma dopo fotogramma". 

Nel grigiore di una periferia alienante e senza via di uscita, sciama la vita di un nugolo di adolescenti ostaggio della mentalità gretta dei padri. Dopo l'estate in cui tutto accade, si rivedono ormai uomini. Cambiati nell'aspetto, piegati dagli eventi, ancora e per sempre amici.". 

 

Proseguiamo ora con una bella carrellata di uscite di vario genere per Kimerik Edizioni. 

 

Si parte con Una ragazza di nome Anton (244 pagine; 15 euro) di Giovanni Obezzi: uno degli ostacoli più grandi che l'uomo si trova ad affrontare almeno una volta nella vita è il giudizio altrui. È quello che è successo ad Anton, fin da piccola additata come ragazzina svogliata e incapace, cosa che inevitabilmente l'ha portata ad assumere un atteggiamento di totale sfiducia in se stessa. Per fortuna, però, non siamo mai completamente soli nella nostra crescita. Anton ha avuto al suo fianco dei grandi compagni che hanno saputo consigliarla e confortarla nei momenti di bisogno e inquietudine, guidandola nel grande tumulto che è la vita. Come le disse il caro don Virgilio: "La cosa incredibile dei miracoli è che qualche volta accadono", e sicuramente è anche grazie alla sua caparbietà e voglia di rivalsa che ha potuto realizzare i suoi sogni e raggiungere vette così alte. 

 

Passiamo a Il Cozzo del Pesco (154 pagine; 15 euro): in questo libro, Giovanni Barresi ci porta nuovamente all'interno di un'indagine del dottor Paolo Oteri, accompagnato dal fido maresciallo Cardile a suggerirgli la strada. Un viaggio che porterà il nostro protagonista prima in Grecia, attraverso il memoriale del ten. Ruello, e poi in Calabria alla ricerca del Codice Purpureo, tra 'ndranghetisti e donne ancor più pericolose dei primi. 

 

Proseguiamo con Diario Duemilaventi (108 pagine; 15 euro) di Laura Nobile: Duemilaventi e Coronavirus. Due parole che ormai costituiscono un binomio inscindibile. Nel libro personale di Laura, quest'anno drammatico sarà associato a un'altra parola, pesante come un macigno: Tumore. Il carcinoma impone una battuta d'arresto alla sua vita quotidiana, divisa tra il lavoro, i figli, la vita di coppia. A ciò si aggiungono l'atmosfera spettrale del lockdown e il timore per un virus sconosciuto. Se da un lato le misure di distanziamento sociale rendono ancora più cocente la solitudine che si prova in certi momenti, dall'altro Laura cerca spiragli di luce in quella che sembra una lunga notte buia. La musica, l'amore per i suoi bimbi, la spiritualità, alcuni oggetti di valore affettivo che diventano amuleti, l'aiutano a non perdere la rotta, nonostante gli alti e bassi, i momenti di rabbia e di dolore. Trasformare le delusioni in momenti di riflessione, sforzarsi di mantenere un atteggiamento positivo pur accettando la propria vulnerabilità saranno strumenti cruciali per affrontare una fase di cambiamento e riuscire a intravedere l'inizio di una rinascita personale. 

 

Ancora storie di una vita drammatica vissuta le ritroviamo in Il cuore è il mio bagaglio a mano (98 pagine; 15 euro) di Silvia De Lorenzis: Laura è una donna di quarant'anni, profondamente innamorata della sua famiglia, del suo lavoro, della sua città, della sua vita, ma all'improvviso si ritrova a fare i conti con una forma di leucemia fulminante che la costringe in un letto d'ospedale, lontana dai suoi affetti più cari e, soprattutto, dalla sua più grande ragione di vita, sua figlia Sara. Quando la donna si rende conto di essere arrivata troppo tardi all'appuntamento con il destino e di aver perso la sua battaglia contro il cancro, non riesce a smettere di pensare a sua figlia. Si perderà i suoi anni migliori, quelli che le regaleranno le emozioni più intense, ma anche i dolori più grandi, quelli che le insegneranno ad affrontare le delusioni e a diventare più forte, quelli che la vedranno raggiungere i suoi piccoli grandi traguardi e realizzare i suoi sogni.

 

L'asimmetria dei frammenti (130 pagine; 15 euro) di Eleonora Vignaroli è invece una raccolta di poesie, storie di persone in versi. Pensieri che mettono in evidenza la fragilità umana di fronte all'amore o alla sua assenza, di fronte agli incontri cruciali che ognuno di noi fa nel suo percorso, di fronte alla bellezza che si manifesta quando siamo in luoghi che ci hanno rapiti e ci hanno fatto innamorare. Frammenti di vita passata che, analizzati e descritti, diventano storie, parole che cambiano il nostro punto di vista. Frammenti asimmetrici come quelli di un'anima di cristallo in frantumi.

 

Ancora la poesia è la protagonista del volume 3/4 d'amor (44 pagine; 9 euro) di Claudia Gaetani: la poesia, nel momento in cui viene divulgata, non è più solo dell'autore. Diventa di dominio pubblico, diventa anche degli altri. Per arrivare, deve necessariamente usare un linguaggio che sia comprensibile ai più, ma nello stesso tempo non deve mai cadere nella banalità. Claudia è tutto questo. Una penna raffinata per tanti, ma non per tutti.

 

Ed è sempre la poesia ad accompagnarci nel libro Versi di un percorso (162 pagine; 14 euro): quest'antologia nasce in piena pandemia da Covid-19. Tutto era fermo, tutto era silenzioso: Nicola Contino sentiva solo i suoi demoni e, nell'inverosimile calma di quel periodo, ha udito una voce familiare, che gli era sempre appartenuta, ma che non aveva mai udito. Stanco di nascondersi, di vergognarsi, di vivere una seconda vita fatta di menzogne e solitudine, delusioni e sensi di colpa, da quell'istante non si è più fermato. Da quella notte, ascoltando la sua voce, ha iniziato a chiedere aiuto. A distanza di più di un anno da quell'esperienza, si ritrova oggi a raccontare attraverso la poesia la sua storia, il suo viaggio, col desiderio di aiutare chi come lui ha avuto o ha tuttora bisogno di ascolto, di comprensione, o chi si è semplicemente perso nel mondo.

 

In Lieve come una lirica (76 pagine; 14 euro) planano lievi, leggeri come piume i versi di Adriana Severgnini, che nelle sue poesie esprime il canto di un'anima dalla profonda sensibilità che non smette di lottare, alla stregua di una leonessa, contro l'ingiustizia, i disvalori, l'indifferenza. È inevitabile percepire un urlo di rabbia tra le righe, una spasmodica ricerca di serenità che si ritrova soprattutto alzando lo sguardo verso il cielo, sprofondando i piedi nudi nel verde prato e respirando profondamente l'aria di mare intrisa di salsedine. La Natura diventa specchio di uno spirito libero, che vuole svincolarsi da ogni futile orpello imposto dalla società per godere dell'ebrezza della pace interiore, cercata e ottenuta con tutte le proprie forze. 

 

Chiudiamo la carrellata Kimerik con I favolosi racconti del tempo che fu (78 pagine; 14 euro) di Manuela Rotili: c'erano una volta… un principe, due principesse, una zingara, un pescatore, un vagabondo, il figlio di un vecchio mercante di tappeti. Quante volte, da bambini, si immaginava di essere i protagonisti di una fiaba, di essere un coraggioso cavaliere o una potente fata, una splendida principessa o un giovane principe? Questo libro è una raccolta di sette avventure che, pagina dopo pagina, permettono ai più piccoli di viaggiare attraverso mondi lontani, di immergersi in luoghi incantati, pieni di magia, in cui tutto può accadere, di incontrare lupi che possono trasformarsi in esseri umani o fiori che danno la possibilità di vincere qualsiasi battaglia e di superare qualunque difficoltà.

 

Tantissime sono le novità in arrivo in questo periodo anche per EdizioniVociFuoriScena. Iniziamo con il segnalarvi l'antologia Gelo in primavera e altri racconti (246 pagine; 13 illustrazioni; 15 euro) di Rūdolfs Blaumanis, inserita nella collana "Lapis - Letteratura lettone" con traduzione di Marta Rasupe e postfazione e curatela di Pietro U. Dini.

Rūdolfs Blaumanis (1861 - 1908) è annoverato fra i rappresentanti principali della corrente realista di secondo Ottocento nella letteratura lettone. I suoi racconti offrono uno sguardo d'insieme e dall'interno sulla vita sociale e culturale della Livonia verso la fine del XIX secolo, quando era insieme provincia europea, per quanto poco conosciuta, e anche marca estrema dell'impero dello zar, amministrata dai baroni baltotedeschi e con la popolazione lettone sottoposta alla "servitù della gleba". Sono però anche gli anni in cui si consolidano le aspirazioni del movimento nazionale e prende fisionomia l'idea di uno Stato lettone. È questa la temperie politica e culturale in cui Blaumanis si forma e alla quale offre la sua voce, focalizzando i fatti, le vicende e la psicologia della gente comune, di cui tratteggia i piccoli e grandi drammi della vita quotidiana con un tratto sempre misuratissimo e trasparente. Come egli stesso ebbe a scrivere: «La cosa più importante non è ciò che descrivi, se una rosa o un mucchio di letame, bensì come lo fai!». La raccolta GELO IN PRIMAVERA E ALTRI RACCONTI comprende i racconti:
All'ombra della morte (Naves ēnā, 1899); Gelo in primavera (Salna pavasarī, 1898); La fossa (Smiltainē, 1897); A guado per la palude (Purva bridējs, 1898); Andriksons (Andriksons, 1899).

 

Per la collana "Bifröst – Area germanica" arriva invece il saggio La fonte di Urđr - La Scandinavia, l'Europa, il Mediterraneo (secoli VIII-XIII) di Francesco D'Angelo (214 pagine; € 20,00).

Nell'immaginario collettivo, la Scandinavia medievale è spesso associata in modo esclusivo ai vichinghi, spietati predoni dei mari che, per circa tre secoli, terrorizzarono l'Europa con le loro razzie. Senza nulla togliere all'importanza del fenomeno, che con la sua fortissima spinta espansiva portò gli scandinavi a confrontarsi con realtà differenti dalla loro, questa visione ha il difetto di ridurre tutto il medioevo nordico alla sola età vichinga e si rivela quindi insufficiente per comprendere a pieno un periodo storico vario e complesso, caratterizzato da strette relazioni tra la Scandinavia e il resto d'Europa. Alternando panoramiche di ampio respiro ad approfondimenti di alcuni casi particolari, il volume ripercorre quindi la storia di queste relazioni, mettendo in evidenza la trama di contatti, scambi e influenze che nel Medioevo unirono il nord e il sud d'Europa: dai vichinghi ai crociati, dal cristianesimo al feudalesimo. A fare da filo conduttore, il costante richiamo esercitato dal mondo euro-mediterraneo, che sul lungo periodo si rivelò decisivo per l'integrazione degli scandinavi nella vita politica, religiosa, economica e culturale d'Europa.

 

Altra uscita molto interessante per la stessa collana è Storia della Norvegia - Historia Norwegie (XII sec.) a cura Piero Bugiani con prefazione di Carla Del Zotto (190 pagine; 20 euro).

Ideale raccordo tra la cronachistica latina medievale e la brillante stagione delle saghe scandinave, la Historia Norwegie (XII sec.) si prefigge il compito di illustrare le terre dell'estremo Settentrione a un pubblico poco familiare della materia, al contempo fornendo un importante impulso allo sviluppo della successiva tradizione storiografica norrena, dall'Ynglingatal di Þjóðólfr di Hvin alla Heimskringla di Snorri Sturluson. Dalla Biarmia alla Groenlandia, l'anonimo autore segue le rotte dell'espansione vichinga per tracciare il quadro di una regione vastissima, di cui lascia balenare immagini di terre brulle e solitarie, di isole artiche, di ghiacciai e vulcani, di popoli remoti e animali fantastici, non di rado ritagliando dettagli di valore inestimabile. Rimarchevole la prima descrizione in assoluto di una seduta sciamanica presso i lapponi presente in questo volume. Focalizzando sulla Norvegia, il cronista svela quindi le origini della casata degli Ynglingar, in un racconto nel quale è già attuata l'elaborazione evemeristica; ricostruisce l'intricata genealogia dei re e narra l'avvento del cristianesimo e il sanguinoso consolidamento della nuova fede. Un resoconto in cui si stagliano già a tutto tondo le figure dei grandi sovrani: Eiríkr Blóðøx, Haraldr "Bellachioma", Óláfr "il Santo", ma in cui troviamo anche interessanti figure femminili: ampio spazio è dedicato alla "Madre di re", la bellissima e crudele regina Gunnhildr. Tradotta e ampiamente annotata da Piero Bugiani, l'Historia Norwegie, pubblicata per la prima volta in italiano, offre ai lettori un documento fondamentale della storiografia scandinava, in cui la descrizionedelle terre nordiche appare finalmente inserita in un contesto culturale, religioso e politico di carattere europeo.

 

Chiudiamo segnalando Il profumo dei ricordi ghiacciati (434 pagine; 17,50 euro) di Corina Ardelean.

Laura, felicemente sposata e con due figli, è vittima di un incidente stradale. Al suo risveglio, non ricorda nulla. Sa solo di chiamarsi Isabel, di abitare a Vienna, e di essere una escort. Le sorge il sospetto che qualcosa non collimi, ma non ha nulla che possa testimoniarle il contrario, nulla a cui appigliarsi: i suoi ricordi sono ghiacciati.

Alessandro, suo marito, deve d'un tratto ricostruire tutte le sue priorità: rivedere il ruolo che il lavoro aveva nella sua vita e reinventarsi il rapporto con i figli, dei quali si trova a doversi prendere cura in maniera più intima e partecipe di quanto avesse mai immaginato.

Romanzo sincopato, travolgente, iper-moderno, con la leggerezza di una fiction e la meraviglia di una fiaba, Il profumo dei ricordi ghiacciati si snoda su questo duplice binario. Grazie alla delicata analisi psicologica dei protagonisti e al fitto intreccio di punti di vista, può coinvolgere e "sgelare" l'olfatto di ogni lettore.

 

Interessanti novità sono in arrivo anche per Camelozampa Editore in questo periodo: torna in libreria con un nuovo episodio Harold, amatissimo personaggio nato dal genio di Crockett Johnson. Dopo "Harold e la matita viola" e "La fiaba di Harold", arriva in Italia il terzo libro della fortunata serie: Harold nello spazio (72 pagine; 15,90 euro).

Ad Harold la Terra non basta: questa volta la sua fantasia lo fa partire per lo spazio, a cavallo di un razzo. Tutto ha inizio quando Harold si sveglia nel cuore della notte e, illuminato dall'immancabile luna, va a prendersi un bicchiere d'acqua. Come mai questa sete? Ma certo! Harold deve trovarsi per forza nel deserto. E dal deserto partono tutte le missioni spaziali, anche la sua, verso Marte! Non mancheranno pericoli, avvistamenti di dischi volanti, incontri con gli alieni… Per fortuna Harold ha sempre con sé la sua matita viola!
In questo terzo libro, Crockett Johnson conferma la sua abilità nel rinnovare continuamente, con soluzioni geniali e inaspettate, il gioco creativo che sta alla base delle storie di Harold. Una nuova avventura nel segno del potere creativo dell'immaginazione, questa volta sullo sfondo della fascinazione per le esplorazioni spaziali.

 

Passiamo ad altro. Arriva un nuovo audiolibro in lingua italiana per LA CASE Books: è infatti disponibile in esclusiva su Audible (streaming in abbonamento) e Apple Libri (digital download; €5.99) Nerone, un visionario al potere (durata 1h 36m) di Richard J. Samuelson, letto da Antonino Barbetta, che racconta uno dei personaggi storici più controversi e affascinanti della storia romana e di tutta la storia antica.

"Nerone è uno degli imperatori romani più noti al grande pubblico, non solo tra gli appassionati di storia antica", sottolinea Richard J. Samuelson. "Potremmo dire però che non ha mai avuto un buon ufficio stampa, dato che nel corso dei secoli è stato rappresentato sempre in maniera estremamente negativa, e tutto questo a prescindere dai fatti. A pesare sono state soprattutto le parole degli storici cristiani che lo hanno dipinto come l'Anticristo, ma anche le fiction storica novecentesche, tra libri e film, hanno insistito su uno stereotipo che la maggior parte degli studiosi oggi considera superato".

Accusato fin dai tempi antichi di essere il responsabile del grande incendio che devastò Roma nel 64 d.C., nel corso dei secoli Nerone è diventato uno dei personaggi più negativi della storia: assassino sadico e sanguinario, esteta volubile, uomo assetato di potere, schiavo di passioni sfrenate, debole schiacciato dal peso di una madre troppo opprimente...

"Nell'immaginario collettivo Nerone è sinonimo di pazzia, male e perversione", continua Samuelson. "Ma è arrivato il momento di ristabilire una verità storica troppo spesso sacrificata sull'altare dell'entertainment. Nerone non è stato peggiore di tanti altri imperatori romani, anzi, era un uomo di enorme cultura e, nonostante la vulgata popolare, si dimostrò anche un buon capo di stato. Di sicuro fu un visionario, un anticonformista capace di andare al di là degli schemi e che cambiò in maniera radicale il modo di intendere e di esercitare il potere".

Imperatore spietato? Senza dubbio, ma questa era la norma a Roma (e non solo). Personalità eccezionale? Sicuramente. Samuelson ci conduce in un viaggio tra le pieghe della Storia alla ricerca del vero Nerone, un poeta costretto a recitare il ruolo di imperatore, protagonista suo malgrado di una vita da romanzo.

 

Altro giro, altro libro, altra casa editrice. Dopo il successo ottenuto nel 2012 con la prima edizione e la ristampa l'anno successivo, Eleonora Mazzoni torna con una nuova ristampa per Einaudi del suo romanzo Le Difettose (di cui si sta preparando anche una serie tv), racconto divertente e amaro di un mondo multiforme e misterioso, quello della maternità, naturale e artificiale, che ci dona uno spaccato veritiero e non convenzionale della nostra contemporaneità.

Al centro la storia di Carla, una quasi quarantenne affascinante che ha un uomo che adora e un lavoro che l'appassiona ma a cui manca forse la cosa che desidera di più: un figlio che non riesce ad arrivare. Dopo aver percorso l'iter spossante dei rapporti mirati – in cui l'ovulazione diventa l'ombelico del mondo, l'alfa e l'omega dell'esistenza, il centro di tutte le speranze e in cui fare l'amore poco prima, durante e subito dopo è il primo imperativo morale – Carla si rivolge a un Centro di Procreazione Assistita. Scoprendo un esercito di donne che, come lei, cercano un figlio con un'ostinazione cristallina, poiché il tarlo della sua assenza scava fino a occupare tutto lo spazio di una vita. Quante donne si sentono o vengono considerate "difettose" per non riuscire a realizzare uno dei desideri apparentemente più basici e alla portata di tutte? Eleonora Mazzoni racconta con grande delicatezza e senza essere mai scontata un tema cruciale dei nostri tempi.

Al momento la Mazzoni sta lavorando al suo nuovo romanzo: il protagonista sarà Alessandro Manzoni. 

 

Terminiamo con Nicola Pesce Editore che ci propone per cominciare La grande storia del rock e del metal a fumetti (312 pagine; 25 euro) di Enzo Rizzi, una vera e propria bibbia del rock e del metal a fumetti con oltre 100 tra biografie, brani cult e aneddoti succosi di band e artisti che hanno fatto la storia della musica del Diavolo. Dai precursori ai maggiori esponenti dei generi, fino ad arrivare alle più recenti rockstar. Un incredibile viaggio musicale guidato da Heavy Bone, personaggio ideato dall'autore del volume Enzo Rizzi, che incarna la famosa maledizione del rock. Da Jimi Hendrix ai Pink Floyd, dagli Iron Maiden ai Black Sabbath, la nascita ed evoluzione di questo fenomeno ribelle raccontate attraverso i simboli di intere generazioni.

 

Dal fumetto alla narrativa, concludiamo le uscite per Nicola Pesce Editore con il romanzo La volpe che amava i libri, quarto romanzo dello stesso Nicola Pesce, un viaggio nell'animo umano attraverso gli occhi di tre animaletti.

In appena due anni dal suo primo romanzo Le cose come stanno, Nicola Pesce ha conquistato un'appassionata fetta di lettori diventata ormai una vera e propria community sul web. Dopo aver fondato a soli 16 anni la casa editrice Edizioni NPE, nel 2019 ha esordito anche come autore raccogliendo in breve tempo un seguito importante e registrando centinaia di pre-ordini delle sue opere.

Nel mese di giugno 2021 è tornato in libreria con il suo quarto romanzo, un libro che presenta tutti gli elementi base del mondo che Nicola Pesce ha creato sui suoi ormai seguitissimi social: libri, natura e gentilezza d'animo.

Pubblicato in edizione pregiata, è la storia di una piccola volpe diversa dalle altre che scopre l'amore per i libri e comincia a rubarne in paese per portarli nella sua tana. Il suo progetto è di trascorrere il letargo leggendo senza sosta. Ma un dolcissimo topolino e un corvo spietato busseranno alla sua porta in cerca di ospitalità. Dovranno imparare a convivere, ognuno con i propri ricordi, le proprie paure e le proprie speranze, in attesa della primavera. Un romanzo che, nella sua apparente semplicità, scava nel profondo di emozioni e sofferenze proprie dell'esistenza.

 

PROSSIMAMENTE 

Star Trek – tutte le serie tv; Terry Brooks; Stephen King; Planet of the apes: la nuova trilogia; Michael Moorcock; The Predator; Alien: Covenant; La vendetta di Lady Morgan; La casa delle anime erranti; Interzone; Toxic Avenger 2; la saga cinematografica di Dungeons & Dragons; tutti i ...Baci della pantera; Masters of Horror; i Fantastici Quattro; Mucchio d'ossa; la saga dei Critters; La ragazza che sapeva troppo.

 

Arrivederci nell'aldilà! 

 

Davide Longoni