Yuval Noah Harari, Intervista by Reccom Magazine
photo di repertorio
Il primo libro di , Sapiens, è stato un successo internazionale. Il tour strabiliante dello storico israeliano attraverso il trionfo dell'Homo sapiens è uno dei preferiti, tra gli altri, da Bill Gates, Mark Zuckerberg e Barack Obama.
Il suo nuovo libro, Homo Deus: a Brief History of Tomorrow, parla del futuro dell'umanità e della minaccia che la nostra stessa intelligenza e capacità creativa rappresenta per il nostro futuro.
Di recente ho parlato con Harari per il mio podcast, The Ezra Klein Show. In questo estratto, che è stato modificato per lunghezza e chiarezza, Harari e io discutiamo dell'ascesa dell'intelligenza artificiale, se la coscienza digitale è un sottoprodotto necessario dell'intelligenza digitale e cosa significherà tutto per gli esseri umani.
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Ezra Klein
Credi che tra 200 o 300 anni l'essere umano sarà l'attore dominante sulla Terra?
Yuval Harari
Assolutamente no. Se mi chiedessi tra 50 anni, sarebbe una domanda difficile, ma 300 anni, è una domanda molto facile. Tra 300 anni, noi Homo sapiens non saremo la forma di vita dominante sulla Terra, ammesso che esisteremo ancora. ......................
Questa idea che gli umani trovino un significato nei giochi di realtà virtuale non è in realtà un'idea nuova. È un'idea molto antica. Abbiamo trovato un significato nei giochi di realtà virtuale per migliaia di anni. Finora l'abbiamo chiamata religione.
Puoi pensare alla religione semplicemente come un gioco di realtà virtuale. Inventi regole che in realtà non esistono, ma credi a queste regole e per tutta la vita cerchi di seguirle. Se sei cristiano, se lo fai, ottieni punti. Se pecchi, perdi punti. Se nel momento in cui finisci il gioco quando sei morto, hai guadagnato abbastanza punti, sali al livello successivo. Tu vai in paradiso.
Le persone hanno giocato a questo gioco di realtà virtuale per migliaia di anni e li ha resi relativamente contenti e felici della loro vita. Nel 21° secolo, avremo solo la tecnologia per creare giochi di realtà virtuale molto più persuasivi di quelli a cui abbiamo giocato nelle ultime migliaia di anni. Avremo la tecnologia per creare effettivamente paradisi e inferni, non nella nostra mente ma usando bit e usando interfacce dirette cervello-computer.
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