Zairo Ferrante, 2083-AI e Anime in stand by, recensione
Rossini Editore, 2023
a cura di Roberto Guerra
2023-Intelligenze Artificiali tra Anime in stand by
2083 di Zairo Ferrante? Già il titolo è "password" del senso del''opera, poesia e narrativa, un atomo letterario in-divisibile tra volontà di bellezza e intelligenza artificiale "contenuto", eppure divisibilissimo come nella microdimensione subnucleare. Le AI in primo piano nel dibattito contemporaneo: e la Poesia?
Il libro in sè è già una risposta letteraria al destino cibernetico del fare parola e Anima o psiche, magari care al grande psicologo post junghiano James Hillman...caro da sempre all'autore, più nello specifico cosiddetto Dinanimista, avanguardia neoromantica e virtuosa "brevettata" giovanissimo da Ferrante.
E' possibile la Poesia nell'era dell'intelligenza artificiale?
Tra il grande romantico Keats e l'ultima avanguardia tecnologica dopo Adriano Spatola, postfuturista, ma come un ologramma di vocali e consonanti (anzichè visivo), questo testo di Zairo Ferrante,è tra i primi esempi in Italia di arte-intelligenza artificiale, indica rotte future e esplicitamente umanista.
E le vocali e consonanti in libertà ,sono virtualmente colori digitali, riflettono malinconia e tristezza inevitabile. Con felici e veloci mix tra parola "classica" e tecnomoderna la sublimazione letteraria è riuscita, linguaggio scorrevole, senza superflue ridondanze feticistiche e tecnicistiche. Il computer diventa umano, le 3 leggi della robotica di un certo Asimov sono incorporate, spirito umano incluso...
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Roberto Guerra