Cos'è rimasto del cinema?

Oggi si dispone del film su tablet e quindi la visione non rappresenta più un evento. Si tratta di qualcos'altro, ma ciò non significa che il cinema non sia più il cinema. Anzi, come si dice, circostanza intuita dallo stesso Marinetti al tempo degli esordi di quest'arte delle immagini, il cinema ha certamente ancora un futuro. Un esplorare nuovi territori e nuove esperienze, che facilmente possono a maggior portata d'uomo, pur frequentando le sale cinematografiche. Lo schermo, tuttavia, non è più l'unico centro e questo è concetto tipicamente marinettiano. Le nuove tecnologie, infatti, aprono al film nuove frontiere, mai prima sperimentate e superate. Non sarà più un occasione che ci porta al cinema solo nelle notti d'estate, ma una rinnovata opportunità che ci spinge ad entrare nel nuovo mondo delle immagini e delle parole che appare sempre di più sfaccettato e a più dimensioni. Un sole spezzato in mille soli, come ha scritto un autorevole uomo di cinema. Il cinema, pertanto, sopravvive e non muore, come qualche imprudente de profundis aveva preannunciato con l'avvento di altri media, come la televisione e l'informatica, ma rivive una sua speciale, inedita primavera,
Casalino (Pierluigi, 22.02.2015