Il carattere futurista dell'amore in Marinetti. Luci ed ombre della concezione della donna nel pensatore futurista.

Marinetti cercò spesso di far crollare le barriere tra finzione e sequenze autobiografiche. Tra le tematiche emerse in questo contesto si distingueva la ricerca del nuovo nome dell'amore. Questo viene, soprattutto in chiave rivoluzionaria, dichiarato futurista, assolutamente futurista. Un concetto che nella visone marinettiana viene futurizzata, nella prospettiva di un superamento artistico-tecnologico della donna e dell'amore meramente riproduttivo. D'altra parte Marinetti puntava a sciogliere l'amore da preconcetti passatisti come denaro, dovere, virtù, vecchiaia, monotonia, noia del cuore, stanchezza della carne, stupidità del sangue, leggi sociali e quant'altro soffocasse lo slancio innovatore di un sentimento antico e tuttora non liberamente espresso. In un'opera, in particolare, Marinetti fonda la sua teoria amorosa futurista: "Elettricità sessuale". Un lavoro che tuttavia evidenzia il duplice atteggiamento di Marinetti (e comunque del futurismo) nei confronti della civiltà delle macchine. Le invenzioni tecnologiche - e oggi Marinetti avrebbe molto da dire - non sono solo frutto ed opere dell'immaginazione, ma rappresentano "le estensioni protesiche" dell'umanità. Se da un lato il disegno di Marinetti è quello di dimostrare che con la metallizzazione della carne si perviene al superamento della morte, dall'altro si configura come una grave minaccia che rischia di  trascinare l'amore in un processo di ripetitività e di standardizzazione che possono mettere a repentaglio la base afrodisiaca della famiglia. In tale quadro, il ruolo della donna viene accostato a quello degli automi elettromagnetici. La donna come propulsore dei desideri e quindi in grado di assolvere un compito di libertà e di progresso sociale. Marinetti paragona la donna all'elica e ad un tempo al suo contrario che spinge indietro l'uomo futurista: la donna in Marinetti resta, peraltro, una creatura da corteggiare e poi abbandonare, per andare oltre. La donna, per concludere, luce ed ombra futurista, amica e nemica della rivoluzione futurista.
Casalino Pierluigi, 17.02.2015