Zoltan Istvan, immortalismo, futurismo e dintorni
fonte Estropico blog
Il documentario (di una ventina di minuti) e' accompagnato da un articolo di Zoltan Istvan e non ci troverete molto di nuovo (a meno che vi stiate chiedendo cosa voglian dire quegli strani neologismi del titolo). Un'altra cosa: il tutto e' molto "americano"...
Interessanti, pero', alcuni commenti della giornalista, la quale si chiede se la nascita della "Chiesa della Vita Perpetua" (Church of Perpetual Life), nel 2013, non abbia a che fare con il fatto che il suo fondatore sia William Faloon, della Life Extension Foundation, la quale ha perso il tax-exempt status con l'ufficio tasse USA proprio in quell'anno (un vantaggio fiscale che i gruppi religiosi invece hanno). Faloon nega e sottolinea come l'idea sia di offrire un punto di incontro per transumanisti, una "chiesa" dove invece della messa si assiste a presentazioni su temi quali crionica, immortalismo, estensione della vita, etc. (qui i video di alcuni eventi).
Non e' certo il primo esempio di gruppi transumanisti-religiosi, ma non direi che questa iniziativa si possa paragonare ai transumanisti mormoni, o alla Christian Transhumanist Association, o agli scritti del "nostro" Andrea Vaccaro (qui e qui). Direi invece che segue la tendenza lanciata quasi trent'anni fa dai venturisti nell'offrire una specie di religione per transumanisti atei priva di aspetti metafisici, nonche' un punto di incontro per socializzare e provare quel senso di appartenenza che le chiese "normali" offrono da secoli. Fra l'altro, questo non e' un fenomeno limitato al transumanesimo: ho da tempo questo libro sul comodino e primo poi riusciro' persino a leggerlo...
Ad ogni modo, conosco la Life Extension Foundation dai primissimi anni '90, quando ho cominciato ad acquistare i loro prodotti e a ricevere la loro newsletter, che allora consisteva in quattro paginette scarse in bianco e nero (oggi e' una rivista "come si deve"), per cui ammetto di non essere al 100% imparziale... Quello che e' innegabile e' che, nel corso degli anni, ha finanziato molti progetti di area transumanista e, piu' recentemente, hanno iniziato a fare lo stesso con test clinici rilevanti all'obiettivo dell'estensione delle speranze di vita. Non c'e' dubbio che Faloon e Kent (i due fondatori), si siano anche arricchiti, ma invece di criticarli penso siano un ottimo esempio di come unire passione ed interesse economico.
Verso la fine, poi, Faloon parla del progetto Timeship, che francamente pensavo fosse ormai morto e sepolto (ironia involontaria...) dato che se ne parla da tempi immemorabili, ma che non sembra mai procedere di un passo, al punto di farmi pensare si trattasse solo di un'iniziativa tesa piu' che altro ad attirare l'interesse dei media, un po' come la "candidatura" di Istvan alla presidenza USA. Fra l'altro il design del centro mi ricorda piu' un casino' di Las Vegas che un centro medico, per cui il tutto mi ha sempre lasciato un po' perplesso. Mah! Se son rose fioriranno...
Il documentario (di una ventina di minuti) e' accompagnato da un articolo di Zoltan Istvan e non ci troverete molto di nuovo (a meno che vi stiate chiedendo cosa voglian dire quegli strani neologismi del titolo). Un'altra cosa: il tutto e' molto "americano"...
Interessanti, pero', alcuni commenti della giornalista, la quale si chiede se la nascita della "Chiesa della Vita Perpetua" (Church of Perpetual Life), nel 2013, non abbia a che fare con il fatto che il suo fondatore sia William Faloon, della Life Extension Foundation, la quale ha perso il tax-exempt status con l'ufficio tasse USA proprio in quell'anno (un vantaggio fiscale che i gruppi religiosi invece hanno). Faloon nega e sottolinea come l'idea sia di offrire un punto di incontro per transumanisti, una "chiesa" dove invece della messa si assiste a presentazioni su temi quali crionica, immortalismo, estensione della vita, etc. (qui i video di alcuni eventi).
Non e' certo il primo esempio di gruppi transumanisti-religiosi, ma non direi che questa iniziativa si possa paragonare ai transumanisti mormoni, o alla Christian Transhumanist Association, o agli scritti del "nostro" Andrea Vaccaro (qui e qui). Direi invece che segue la tendenza lanciata quasi trent'anni fa dai venturisti nell'offrire una specie di religione per transumanisti atei priva di aspetti metafisici, nonche' un punto di incontro per socializzare e provare quel senso di appartenenza che le chiese "normali" offrono da secoli. Fra l'altro, questo non e' un fenomeno limitato al transumanesimo: ho da tempo questo libro sul comodino e primo poi riusciro' persino a leggerlo...
Ad ogni modo, conosco la Life Extension Foundation dai primissimi anni '90, quando ho cominciato ad acquistare i loro prodotti e a ricevere la loro newsletter, che allora consisteva in quattro paginette scarse in bianco e nero (oggi e' una rivista "come si deve"), per cui ammetto di non essere al 100% imparziale... Quello che e' innegabile e' che, nel corso degli anni, ha finanziato molti progetti di area transumanista e, piu' recentemente, hanno iniziato a fare lo stesso con test clinici rilevanti all'obiettivo dell'estensione delle speranze di vita. Non c'e' dubbio che Faloon e Kent (i due fondatori), si siano anche arricchiti, ma invece di criticarli penso siano un ottimo esempio di come unire passione ed interesse economico.
Verso la fine, poi, Faloon parla del progetto Timeship, che francamente pensavo fosse ormai morto e sepolto (ironia involontaria...) dato che se ne parla da tempi immemorabili, ma che non sembra mai procedere di un passo, al punto di farmi pensare si trattasse solo di un'iniziativa tesa piu' che altro ad attirare l'interesse dei media, un po' come la "candidatura" di Istvan alla presidenza USA. Fra l'altro il design del centro mi ricorda piu' un casino' di Las Vegas che un centro medico, per cui il tutto mi ha sempre lasciato un po' perplesso. Mah! Se son rose fioriranno...