Il Pirandello "sciamano" di Pierfranco Bruni: Intervista

Martedì 7 febbraio a Milano, Centro Leonardo da Vinci (a cura di Davide Foschi)  è in programma una conferenza su Pirandello "Così racconto il mio Pirandello sciamano" del saggista e scrittore e consulente Etnie Mediterranee del Mibact, Pierfranco Bruni, introdotto da Stefania Romito.  Un Pirandello atipico e speciale come nello Stile controculturale e spettacolare di Bruni....


D - Un Pirandello finalmente meno retoricamente psicologico ma invece mediterraneo e quasi dionisiaco?
R- (Pierfranco Bruni) Un Pirandello che nasce dentro la ricerca di un riscoperta magico - alchemica. Va oltre il mito greco - latino per attraversare una antropologia degli archetipi oniorici. Il senso della morte in Pirandello diventa fondamentale ma c'è una visione sciamanica della vita che si trasporta dentro i personaggi a cominciare dalla novella La Giara. Lingua, dialetto e danza hanno un rimando non solo Mediterraneo ma anche alchemico. Un viaggio tra i dettagli di Pirandello: il tragico e la maschera. Ho cercato di porre all’all’attenzione non la storia della critica e tanto meno una analisi storico – letteraria. Ma il Pirandello dei personaggi è il Pirandello di una profonda magia. Resta fondamentale il legame tra Marta Abba e Pirandello. Fu amore senza eros o soltanto profonda amicizia? O Sensualità? Un tema che resta ancora tutto aperto e affascinante. Ma è con il Pirandello poeta che si inizia il viaggio dentro il linguaggio del Premio Nobel. 

Roberto Guerra