L'U.F.o di E. Bittoto e N. Nucci protagonista al Libro d'Artista di Casa Saraceni (Bologna)


BOLOGNA. Si è recentemente conclusa la mostra sul libro  artista a Casa Saraceni con protagonisti Enrico Bittoto e Nadia Nucci, ovvero U.F.o" Collettivo artistico e Archivio Ultimi Futuristi (VEDI facebook)
"Oggi disallestimento della mostra sul libro d'artista a Casa Saraceni, promossa dalla Coop Nazareno insieme alle Accademie di Bologna e Barcellona con la partnership della Fondazione CARISBO. La mostra ha visto ben 7000 presenze e nella giornata di Art City Night un affluenza di 350 persone l'ora! Numeri che hanno premiato questo evento come il più visto tra i collaterali ad Artefiera. 7000 persone hanno visto i pezzi della collezione mia e di Nadia Nucci apprezzandoli ed ammirandoli. 7000 grazie. Il futurismo e l'arte in generale hanno in questo modo goduto di grande e meritata risonanza"
*U.F.o" Collettivo artistico e Archivio Ultimi Futuristi (a cura di Enrico Bittoto e Nadia Nucci)

CURRICULUM dell’artista NADIA NUCCI (U.F.o. - Ultimi Futuristi)

Nadia Nucci si è diplomata all’Istituto Magistrale nel 1986 e ha conseguito il diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1990. Nel 1982 la giovanissima artista partecipò, vincendo, alla seconda Biennale d’arte riservata agli studenti della scuola media statale “Alessandro Volta” di Bologna. La Commissione della Rassegna era composta, assieme ad altri, dai Professori dell’Accademia di Belle Arti di Bologna Concetto Pozzati e Adriano Baccilieri.
Dopo un lungo periodo dedicato prevalentemente all’insegnamento, l’artista si è nuovamente avvicinata al mondo dell’arte contemporanea attraverso la collaborazione con alcune figure, M.Pederzoli, sarta e nota creatrice delle tarsie di stoffa dell’artista Pablo Echaurren, e Davide Servadei, uno degli eredi della prestigiosa Bottega d’arte ceramica Gatti di Faenza.
Ha partecipato ai concorsi Arte Laguna, al concorso per abbellimento del tribunale di Firenze, e vincendo una targa a Vergato Arte
 Temi ricorrenti: il cavallo e l'aereo.
Opere in tarsia di stoffa, collage, olio, tempera, videoarte.

CURRICULUM Enrico Bittoto

Enrico Bittoto nasce a Ferrara nel 1981, Assessore al Bilancio e Attività produttive di un piccolo Comune dell’Appennino tosco-emiliano per un quinquennio, si laurea in Sociologia all’Alma Mater di Bologna con una tesi su Ernest Mach nel 2004 e successivamente, nel 2007, consegue la laurea biennale presso il Corso Magistrale della medesima Facoltà con una tesi incentrata sulle condizioni di vita degli anziani ultra ottantacinquenni in un Quartiere di Bologna.

Dipendente di un Ente finanziatore di borse di studio per la ricerca medica, da circa un quindicennio affianca all’attività lavorativa quella di collezionista di libri futuristi specialmente di scrittori emiliano-romagnoli, liguri, toscani e siciliani. In tale veste di esperto di fermenti d’avanguardia “locali” ha partecipato, con il patrocinio del Comune di Castel San Pietro Terme, alla “Festa della Storia” nel novembre 2012, quale relatore unico della serata dal titolo “Ricostruzione futurista dell’Emilia-Romagna”.

Nel 2008 ha collaborato, in qualità di prestatore di opere, con la Prof.sa Beatrice Buscaroli Fabbri alla mostra “5 febbraio 1909 Bologna avanguardia futurista” tenutasi presso la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna;nel 2011 con il Direttore della Raccolta Cardinal Lercaro, P. Andrea Dall’Asta, sempre in qualità di prestatore di opere, alla mostra “Balla / Ambron. Gli anni Venti tra Roma e Cotorniano”. Nel 2016 partecipa assieme alla compagna Nadia Nucci a due Mostre sul Futurismo “Tutti in Moto a Pontedera, curata da Daniela Fonti e Filippo Bacci di Capaci e “Pagine d’Arte” presso Casa Saraceni in Bologna. Sempre nel 2016 presiede il Convegno Internazionale di Studi nel centenario del Manifesto della Cinematografia Futurista presso la Sala Convegni della Biblioteca Nazionale Centrale in Roma.

Autore di poesie ha vinto giovanissimo nel 1992 il “Premio per la Pace, l’InterAzione e la Solidarietà (Concorso Internazionale per Poesia, Musica e Video)” promosso dal Centro Studi “Cultura e Società” di Torino. Suoi lavori più maturi si trovano nella antologia 2012 del premio letterario “Mangiaparole” in Roma.

Sui saggi sociologici sono presenti su diversi volumi pubblicati dalla Casa Editrice Franco Angeli.

Attualmente continua nel suo instancabile lavoro di cercatore e ricercatore di opere futuriste collaborando con la Casa Editrice Pendragon alla realizzazione di una collana di profili di autori della letteratura d’avanguardia bolognese il cui primo volume “La Felicità al 101° Piano” è uscito nel mese di aprile 2015 ed il secondo “La Vita Tumultuosa di Antonino Foschini” è uscito nel mese di aprile 2016


da ARTE.IT

"....I libri esposti sono quasi tutti libri unici, realizzati con diverse tecniche, di stampa e non. Libri pensati come strumento di esplorazione e di ricerca, libri che non contengono la scrittura di un messaggio ma sono il messaggio stesso, in cui significato e significante si inseguono e confondono.

Tante sono le definizioni per raccontare il Libro d’Artista, tante le regole sottili e i dogmi severi che lo circondano. Malgrado le limitazioni, malgrado gli eccessi formali, il libro ha continuato ad essere per un numero sempre maggiore di Artisti, fonte d’ispirazione, luogo di ricerca, laboratorio d’idee.

I libri esposti sono una selezione cronologica e tipologica di opere storiche e contemporanee, quasi tutti libri unici, realizzati con diverse tecniche, di stampa e non. Libri pensati come strumento di esplorazione e come mezzo di ricerca artistica, libri che non contengono la scrittura di un messaggio ma sono il messaggio stesso; in cui significato e significante si inseguono e confondono.

Si tratta quindi di libri che non si rivolgono all’occhio che legge, ma all’occhio che guarda e che magari vede, alle dita che girano o si aggirano tra le pagine, al senso del tocco; all’orecchio che percepisce il rumore della carta e al naso che sente l’odore degli inchiostri. Sono supporto e soluzione di un’idea creativa.

In questa mostra abbiamo scelto ed esplorato il libro d’artista per la sua indipendenza rispetto alle forme tradizionali dell’arte, la sua struttura, che ne fa un tutto temporale indivisibile. Per il suo carattere di possibile oggetto prodotto in serie, quindi potenzialmente collettivo. Per la sua discrezione racchiusa tra i due piatti di copertina, per il rifugio che offre al desiderio di raccontare, censurato dall’arte contemporanea. Ne abbiamo amato la facilità di fabbricazione e di circolazione che decentra il sistema dell’arte, così come l’equilibrio tra concetto e forma, idea e materia. Abbiamo scelto il Libro d’artista per la sua identità, così forte semplicemente perché “è”. Ma soprattutto perchè questa identità convive con un profondo senso di libertà, che emana proprio dall’incapacità di poter dire esattamente cosa sia.


http://www.arte.it/calendario-arte/bologna/mostra-pagine-d-arte-il-libro-d-artista-avanguardie-storiche-e-produzioni-contemporanee-35423