«la Biblioteca di via Senato» - novembre 2020



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Da: Fondazione Biblioteca di via Senato - Milano 
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Online il numero di novembre 2020 de
«la Biblioteca di via Senato»
mensile di bibliofilia e storia delle idee

anno XII - n. 11 (121)
È online il numero di novembre 2020 de «la Biblioteca di via Senato», il mensile della Fondazione Biblioteca di via Senato. Il fascicolo, ricco di tanti articoli, si apre con un saggio che ripercorre i due secoli di vita di una delle più prestigiose istituzioni culturali italiane: il Gabinetto G.P. Vieusseux. Firmato da Gloria Manghetti (direttrice dell'istituto), lo scritto presenta la figura di Giovan Pietro Vieusseux (1779-1863) e il suo ambizioso progetto: «dare vita a un gabinetto di lettura dove fossero disponibili i maggiori giornali europei e i libri che si venivano via via pubblicando, unendo così alla diffusione di una cultura modernamente intesa anche la possibilità di guadagno». Insomma una «un'impresa commerciale che trattasse di idee, piuttosto che di merci». Fondato nel 1820 il Gabinetto G.P. Vieusseux compie duecento anni: un traguardo che taglia con vitalità, anche grazie alle accorte scelte culturali portate avanti dai suoi direttori (Eugenio Montale, Alessandro Bonsanti) nel corso del Novecento.

Seguono altri articoli, fra i quali quello di Piero Meldini, che svela il mistero di un abile e aristocratico falsario di preziosi codici di origine malatestiana, e di Giovanni Biancardi, che narra della vicenda di Robert-François Damiens (1715-1757) e del suo fallito attentato a Luigi XV attraverso la presentazione dei libri e dei fogli volanti che in Italia ne hanno narrato la vita, il processo e la raccapricciante condanna a morte. Amelia Natalia Bulboaca ci porta invece in Romania, a conoscere le prime edizioni romene di Emil Cioran (1911-1995), prima che il grande apolide si trasferisse in Francia, rinunciando per sempre a scrivere nella sua lingua madre; a corredare l'articolo anche alcune immagini dello scrittore da giovane, sinora mai pubblicate in Italia. Infine, mentre Giancarlo Petrella scrive del grande Aldo Manuzio, Antonio Salvatore ripercorre, lungo sei secoli, la vicenda editoriale del Liber Augustalis, monumento giuridico emanato da Federico II di Svevia nel 1231.

A coloro che desiderano ricevere a casa «la Biblioteca di via Senato» ricordiamo che è necessario attivare il servizio di abbonamento annuale, al prezzo di 50 euro (tutte le informazione sono rintracciabili sul sito www.bibliotecadiviasenato.it e nella pagina di gerenza della rivista), fermo restando che la pubblicazione continua a essere leggibile e scaricabile - in modo del tutto gratuito - in formato pdf, sul nostro sito.

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Roberto Guerra