Online il numero di ottobre 2020 de «la Biblioteca di via Senato» mensile di bibliofilia e storia delle idee anno XII - n. 10 (120)
È online il numero di ottobre 2020 de «la Biblioteca di via Senato», il mensile della Fondazione Biblioteca di via Senato. Il fascicolo, ricco di tanti articoli, si apre con un ampio saggio, a firma di Giuseppe Marcenaro dedicato a un libro 'unico': un esemplare destinato alla biblioteca di Benito Mussolini. Questo volume di poesie, preziosamente rilegato in marocchino rosso, cela però una storia assai curiosa. Una vicenda che si dipana fra i saloni dell'austero Palazzo Venezia e una Genova degli anni Trenta dalla frizzante vita culturale, e nella quale si intrecciano le peripezie di un poeta fervente ammiratore del duce, Adriano Grande (1897-1972), e di una donna misteriosa bisognosa di denaro.
Seguono altri articoli, fra i quali quello di Antonio Castronuovo, dedicato alla collezione di Odorico Piloni (1503-1590) e ai suoi magnifici volumi, decorati da Cesare Vecellio (cugino del più noto Tiziano), di Piero Scapecchi su Dino Campana e sulla prima edizione dei Canti Orfici (Marradi, Ravagli, 1914), e di Massimo Gatta, che propone una articolo sulla rivista «Tipografia Helvetica» e sul suo deus ex machina, Tommaso Labranca. In chiusura Noemi Veneziani racconta la storia delle edizioni (con particolare attenzione a quella piacentina del 1807) del Dictionnaire abbregé de la fable di Pierre Chompré, la cui prima edizione risale al 1727 (Parigi, Foucault), mentre Giancarlo Petrella si sofferma sui tanti 'primati' di Aldo Manuzio.
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