Maria Marchese intervista: LA POESIA È LA PAROLA NELL'ERA DEL VIRUS

intervista a cura di Roby Guerra

 

D- Fare Anima, direbbe Hillman, e parola (direbbe Lacan) nell'era del virus, la parola e l'anima come vaccino artistico?

Coltivare, in questo momento particolare, uno spessore interiore prezioso rappresenta, a mio avviso, la cura e altresì la genesi per un'edificazione personale e universale. Le parole gemmano addentro l'io più intimo e reale, divenendo genera mater…

La parola involve una possanza illimitata, capace di creare microcosmi universali: addentro questa andana spirituale e concettuale, il mio corpo fisico percorre inedite vie, che mi stanno conducendo in luoghi scelti e inattesi. L'illimite diviene sconfinata plaga. Quale miglior inesplorata terra può esistere?

 

D- La tua poetica (anche in senso critico letterario) è un mirabile verso libero impreziosito da gemme "arcadiche" linguistiche, mix arduo e non facile, ma mi sembra persuasivo e affascinante: un tuo personal approfondimento?

La possanza, di cui parlavo prima, custodisce la forza delle radici del nostro percorso esistenziale filosofico/ intellettivo: un patrimonio a cui attingo per creare un verso scelto, che possa sprigionare un eloquio in cui indovare garbo e intensa levità. Sto capendo, via via che questo mio percorso si disvela, che le persone trovano ancora se stesse, tra le trame di questa condizione. Ho iniziato questa ricerca per potermi evolvere personalmente, senza pensare, invero, ad un eventuale riscontro in termini di pubblico, seppure mi rendevo conto, nel mio intimo, che quell'intensità avrebbe saputo coinvolgere molti animi.

 

D- Uno zoom sui tuoi precorsi creativi globali?

Partendo da ciò che ho espresso nelle domande precedenti e limitando ad esperire me stessa anche nella critica letteraria e artistica sono diventata oggetto di interesse da parte di diverse e significative realtà, del panorama artistico. Molti sono, ora, gli "autori" che si rivolgono a me per dar voce al loro itinerario personale… A settembre ho affrontato la mia prima esperienza, sul campo, come curatrice per  Nuovo Rinascimento, a Desio. Attualmente sono coinvolta, come critica d'arte, per la galleria "Il Rivellino " di Ferrara e altresì per  un'importante collettiva, che si svolgerà a Roma, con la curatrice artistica Angiolina Marchese, la collaborazione dell'artista Raul Bendinelli e il noto critico Vittorio Sgarbi. Figuro come critica anche per il blog culturale dell'Università Insubria, la cui redattrice è la scrittrice Miriam Ballerini.

 Alessio Musella, redattore di Exit Urban Magazine e Art&investments, mi ha dato la possibilità di collaborare con questo magazine dalle tonalità fortemente attuali: ciò significa che il bello scrivere non cade in disuso…

 

                                                             Maria Marchese