Transumanesimo, luci e ombre secondo Inside Over


SCIENZA /
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Il ciclo vivente degli esseri umani è rimasto immutato dalla notte dei tempi a oggi. Le persone nascono e trascorrono l'esistenza in mezzo ai loro simili. A un certo punto possono sentire l'esigenza di creare una famiglia. A quel punto si riproducono, danno vita a uno o più figli e portano avanti la specie per poi morire, non sempre per cause naturali. In mezzo a tutto questo, ogni persona riempie la propria quotidianità con mansioni di vario tipo. Accanto alle attività lavorative e ludiche, trovano spazio quelle azioni necessarie al funzionamento dell'orologio biologico, tra cui dormire, mangiare, bere, sfogare le pulsioni emotive.

Tutto questo non è mai stato messo in discussione per millenni. Poi, nel '900, grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie e ai progressi della scienza, le idee che per secoli transitavano soltanto nella mente di qualche luminare hanno via via trovato terreno fertile. Nacque così, nel 1949, il concetto di transumanesimo, un termine in seguito delineato dal biologo e scrittore britannico Julian Huxley. Con questo concetto si voleva indicare il seguente concetto: "L'uomo che rimane umano, ma che trascende se stesso, realizzando le nuove potenzialità della sua natura umana, per la sua natura umana". Detto altrimenti, si gettano le fondamenta per uno scenario di emancipazione dell'uomo dall'umanità.

Transumanesimo e controllo della morte

Per entrare nel mondo del transumanismo dei giorni nostri basta leggere Essere una macchina (Adelphi), l'opera scritta dal giornalista Mark O'Connell. Anche se in un primo momento sembrerà di imbatterci in un libro di fantascienza, tutto quello che O'Connell racconta tra le pagine del testo è pura realtà. I transumanisti sostengono che i nostri concetti di vita, di morte e, più in generale, di essere umano, debbano essere ripensati da zero.

Per quale motivo? Potremmo citare, come fa l'autore, le parole di Don De Lillo del Rumore Bianco: "Questa è la ragione d'essere della tecnologia. Da una parte produce fame di immortalità. Dall'altra minaccia l'estinzione universale. La tecnologia è la lussuria estrapolata dalla natura". L'uomo del XXI secolo, ormai abituato a superare ogni ostacolo e controllare ogni singola variabile, è arrivato al punto decisivo: fare il grande salto per avere l'ultima parola sulla natura. Grazie, ovviamente, alla tecnologia.

Reincarnazione artificiale

Il reportage citato indaga a fondo il transumanesimo mediante il resoconto di un viaggio in America effettuato dallo stesso autore qualche anno fa. Fra i vari spaccati, spiccano gli impianti di crioconservazione della Alcor Life Extension Foundation. Questa no-profit, nata nel 1972, è situata a Scottsdale, in Arizona. Per cosa è conosciuta? Semplice: si affida a complessi processi di laboratorio per conservare a bassissime temperature cellule o tessuti, e perfeziona, giorno dopo giorno, la ricerca nel campo della crionica.

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