La Voce di New York sotto attacco di un hacker su Wikipedia

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Cari lettori, nel corso del nostro mestiere giornalistico, al quale La Voce di New York si dedica ogni giorno, capita di imbattersi in stranezze e peculiarità. Non avrei tuttavia mai pensato di dover assistere a un attacco digitale volto a mettere in dubbio persino la nostra esistenza o la valenza "enciclopedica" del vostro quotidiano su Wikipedia. Questo attacco ci ha incuriosito. Chi poteva avere interesse a screditarci senza alcun fondamento? Chi poteva avere interesse a chiedere che la nostra pagina su Wikipedia fosse cancellata? La Voce di New York ha aperto un'inchiesta, che continuerà nelle prossime settimane. Intanto sappiamo che è stato un hacker anonimo che si fa chiamare Modulato a mettere in moto questo meccanismo per screditarci e "cancellarci" appunto da Wikipedia. Non sappiamo chi sia. Dalle nostre ricerche non siamo ancora risaliti alle motivazioni di Modulato e della tempesta digitale che ha scatenato contro di noi. E alla fine la spregiudicatezza del suo modus operandi e delle sue "fake news" hanno prevalso nell'attribuire a una serie di menzogne ben confezionate sul piano tecnico, la percezione di realtà. Conseguenza? La nostra pagina in inglese su Wikipedia è stata cancellata la settimana scorsa.

Sappiamo che i tecnicismi stretti che regolano la pubblicazione di articoli sulla più autorevole enciclopedia digitale del momento hanno una loro logica per proteggere Wikipedia proprio da fake news e da un uso strumentale del sito enciclopedico per cause non legittime. Ci siamo accorti però che le conseguenze di certe rigidità tecniche possono essere altrettanto negative. Asserire che la Voce non esiste per mancanza di notorietà quando abbiamo centinaia di migliaia di contatti al mese e quando svolgiamo un ruolo importante e riconosciuto per una comunità internazionale è la conferma di quanto l'economia digitale in genere possa portare a dei paradossi irriconciliabili con la realtà.

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