Lo Spazio dopo il Virus

di Roby Guerra

*Dedicato al Nuovo Congresso Space Renaissance (Giugno 2021)

Questo è un breve "contributo" letterario, per capire magari si ricordi Life on Mars della rock star David Bowie o The Dark Side of The Moon dei Pink Floyd, senza alcuna pretesa scientifica...
Questi anni 2020 e 2021 hanno cambiato tutto il mondo con purtroppo l'era del virus: e il Futuro nello spazio di noi umani e ..almeno un poco... noi robot?
Perché c'entrano, al di là della rivoluzione elettronica e spaziale del Novecento  (il virus ha già dimostrato- cioè le cosiddette società postmoderne e postumane nascenti...) anche i robot, direbbe in particolare Isaac Asimov.
Con la fallimentare gestione della pandemia, il suo stesso scenario, in precedenza confinato nella fantascienza, la percezione mondiale del futuro e nello specifico dell'esplorazione spaziale, nella mente dei popoli, terrorizzati, anche occidentali, è sottozero, opposte oggi le priorità.
Nonostante, i costanti progressi nel mondo scientifico e nelle scienze spaziali (Perseverance e il solito Elon Musk in questi anni, ecc.) il futuro sembra ucciso: se in fine secolo, Alvin Toffler (e altri futurologi e scienziati sociali) parlava di Shock del Futuro e Terza Ondata, per superare lo iato che storicamente era necessario tra Big Science e le nostra società postmoderne, ancora in bilico tra Umanesimo Scientifico e primitivismo, altro che trauma sociale da pilotare, in questi 2 anni e oltre.
Il futuro nello Spazio sarà solo destinato ai robot come equipaggi "umani"? Ammesso che dopo la pandemia non siamo destinati a una sorta di neomedioevo minimalmente moderno e per decenni, per salvare il salvabile sulla Terra?
Sinceramente per forza i futuri desiderabili, anche nello Spazio,  subiranno almeno un rallentamento, almeno in certo senso, parlo a livello di grandi numeri, delle cosiddette masse: certe prospettive, nonostante l'imminente, prima del virus  turismo civile nello spazio (sempre Elon Musk in primis con Space X, ecc.) saranno soltanto d'elite.
Detto questo, sia ben chiaro, i futuri... immaginati e possibili. nel futuro prossimo e remoto, ad esempio, proprio di questa grande "astronave" spirituale Space Renaissance, protagonista in questi anni,  invenzione di Adriano Autino, vanno condivisi senza se e senza ma. La sua "visione" e quel che ha già fatto per l'Uomo e la Donna nello Spazio sono parole-fatti, una Resistenza siderale ( anche la Terra è già ecosistema siderale...) proprio contro il terribile virus..
E non è un paradosso: l'istinto allo Spazio è genoma creativo della specie umana e terrestre; la demografia sulla Terra e lo sviluppo anche industriale del futuro avranno lo Spazio, il sistema solare, e nel futuro remoto la Via Lattea come target ex novo irriversibili: sono l'abc di Space Renaissance e di Adriano Autino che  insieme ad altri e più di altri ha captato il futuro radicale tra gli astri e   le stelle.
Il turismo spaziale, elitario? Quando "decollerà" si spera ancora entro la metà di questo secolo, sarà possibile per un numero ristretto di umani, pionieri comunque e per forza, visti i costi proibitivi, probabilmente a breve termine per la maggioranza degli umani e dei terrestri, in attesa di un prossimo Rinascimento dei Terrestri...
Sulla Luna, su Marte, ecc., entro il 2050 o almeno entro il 2100, villaggi spaziali, con scienziati e artisti e filosofi, saranno possibili.
E per altra via, i nuovi telescopi, scopriranno in qualche esopianeta o Terra Gemella, tracce di vita aliena, magari intelligente, sarà il Contatto....
Space Renaissance nel 2100, avrà i suoi eredi, tutto nacque nel Duemila grazie a Adriano Autino...