“Un Paese a 5 Stelle. Il non partito che piace agli italiani” di Mimmo Del Giudice, recensione


di Roberto Guerra

 

 

Questo libro (Armando editore, Roma, 2017) dovrebbero leggerlo non soltanto elettori in generale o simpatizzanti ma anche molti giornalisti e media… perché in ogni caso, per il suo stile scientifico e per quanto possibile neutrale e culturalmente fenomenologico, quel che ne esita è una visione verosimile dei 5 Stelle, complessa, ambigua, innovativa e retro, in divenire anche imprevedibile, appunto distante dal bianco nero superficiale mediaticamente diffuso.

Quadro clinico insomma nel bene e nel male, neppure originalissimo a ben vedere, se da approcci conoscitivi   un poco globali e anche futuribili, anziché politichesi all'italiana, eppure in tal senso efficace, dialettico, come dovrebbe essere qualsiasi indagine ad ogni modo politica  più evoluta di certo andazzo sempre italico, sempre tra ideologismi residui  se non trash insopportabile come già si manifesta l'attuale campagna elettorale, all'insegna del Politichese esasperato.

Certa doppiezza del movimento, come nei vari capitoli e specifiche analisi, appare strutturale fin dagli inizi:  visioni inedite per la politica fin dal Casaleggio ancora più o meno oscuro manager informatico,  in bilico tra un futurismo digitale al passo con la rivoluzione elettronica e informatica da un lato e l'ombra deja vu dell'utopia persino regressiva e neoluddista; un oltre l'ideologia tuttavia troppo liquido e da sempre il movimento tra dinamiche neoprogressiste e altre neoconservatrici.

E certamente il duo Grillo Casaleggio i primi a capire e dimostrare con i fatti la nuova era della Internet Politics, quando i partiti e politici classici persino si vantavano di non avere neppure una mail o persino i primi telefonini  (Oggi tutti fan politica persino con Facebook e Twitter!).

Ci soffermiamo soprattutto sulle origini (come parzialmente anche l'autore se abbiamo beninteso) in quanto già tutto il software del successivo Movimento, più aumentavano i consensi, i clic e i forum nel blog stesso, era praticamente emerso alla luce del Sole.

E la famosa Democrazia diretta? Anche quella in fondo ricalca le stesse origini del Movimento: gira e rigira (a parte i limiti stessi della democrazia diretta intesa in senso letterale e che – senza filtri speciali – proietta ai vertici alla velocità della luce, con dei Like da SN,  il trionfo del dilettantismo e del probabile vecchio arrivismo italico in salsa nuova)  sembra che sempre la solita "avanguardia" in certo modo  pilota la sbandierata democrazia telematica…  Non ultimo certe accuse (spesso rilanciate dalle cronache) di un movimento Setta o un poco New Age, sono puntualmente espresse da ex fans di Grillo ma anche in controluce da certo arroccamento degli ortodossi: tuttavia bisogna intendersi, siamo ben distanti da qualsivoglia pericolo totalitario o di lavaggi del cervello.

Il sospetto di pretesti della Politica tradizionale (di tutti gli altri partiti) contro  i 5Stelle per i loro temi radicali e fatali per essa (le tecno e anche eco news o il miraggio poco chiaro ma storicamente verosimile di democrazie elettroniche più evolute) è assai plausibile: tenuto conto naturalmente dello stato minimo storico dei partiti classici in Italia, a parte l'altra novità più "rozza" e minimale dei cosiddetti Populisti.

Questi focus principali e altri laterali, quasi tutti di pubblico dominio (il celebre reddito minimo)  attraversano cronologicamente il saggio di Del Giudice, con capitoli biografici sugli stessi Casaleggio e Grillo, sugli eventi topici dell'emersione politico-sociale (Carta di Genova, V- Day, ecc.), i sindaci o meglio le sindachesse di Roma e Torino, costantemente tra le polemiche, la scomparsa di Casaleggio Padre e l'eredità politica e informatica della Casaleggio Associati attraverso il figlio Davide,  fino ai giorni nostri con il nuovo leader almeno formale Di Maio, oltre a sequenze e capitoli dedicati alle parole dirette  Pro senza se e senza ma di Grillini doc  e quelle un poco diverse di ex Grillini…

Infine anche una  scansione c anche su certe analisi del noto disprezzo di Grillo verso i media, francamente deboli (un giornalista lo stesso Del Giudice, come accennato).

Ma- è un peccato veniale.  Questo libro sui 5Stelle è raro documento in streaming, come già sottolineato, di speciale interesse, sia per il presente che per i futuri prossimi della sempre asfittica politica italiana, male che vada il primo esperimento veramente del duemila, almeno in certa misura, negli scenari stessi nazionali. 

 

https://www.libreriauniversitaria.it/paese-5-stelle-non-partito/libro/9788869922947