La Zona Morta News- Newsletter 123 , a cura di D. Longoni
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ANTIPASTI
A Filippo Radogna il "Premio Sidious" di Yavin 4 di Davide Longoni
Creative Network numero 02 a cura della redazione
PRIMI PIATTI
Intervista a Federica Leonardi di Davide Longoni
Magellan a cura della redazione
R. Mapplethorpe, senza titolo di Gianfranco Galliano
Heroes – I piccoli protagonisti degli anni '80 di Elena Romanello
SECONDI PIATTI
Fantascienza Story 134 di Giovanni Mongini
Wonder Woman Month a cura della redazione
The Wicked Gift a cura della redazione
Brandelli d'Italia a cura della redazione
CONTORNI – LE CRONACHE DI
Opera di Davide Longoni
Phenomena di Davide Longoni
FRUTTA
Il demone di carta a cura della redazione
Viaggio in un passato d'aldilà di Fabio Strinati
DESSERT
La ragazza sul maggiolone giallo 06 di Daniele Vacchino
BEVANDE
Lovecraft Tales – L'evento bilingue
La carne, la morte e il diavolo
Trieste Science + Fiction Festival 2017
EXTRA
In questa sezione extra-fantastico eccovi alcune riflessioni del nostro Gordiano Lupi, scritte… ASPETTANDO LO SCIROCCO:
"L'ultima volta che volevo parlare dello scirocco ho finito per raccontare il tempo perduto. Spero che questa volta vada meglio, ché io mica lo so dove vado a parare quando comincio a scrivere uno dei miei racconti che non sono racconti. L'editore della rivista per cui scrivo li ha chiamati racconti tascabili , forse è vero, ché brevi son brevi, ma racconti nel senso più stretto del termine mica lo sono. Un racconto - lo dice la parola stessa - racconta qualcosa, un fatto, un evento, un momento della nostra piccola storia quotidiana. I miei racconti no, rimembrano emozioni, spezzettano ricordi, ammanniscono frammenti del tempo che non torna; la trama è il loro ultimo pensiero, il plot nemmeno lo considerano, quel che conta è stupire, direbbe un mio amico attore, quel che cercano è soltanto emozionare. A volte ci riescono, ma vada come vada ti fanno sopravvivere alla noia del quotidiano, allo spleen che si esorcizza scrivendo, a quel doloroso sentimento che va da Baudelaire a Rimbaud passando per Proust, visto che in questo periodo mi è presa una nostalgia tutta francese del vecchio liceo e delle lezioni di letteratura impartite da un magico professore del passato.
Si parlava di scirocco, comunque, altrimenti si finisce come l'ultima volta, quando il titolo toccò cambiarlo, ché si divaga sempre quando soffia lo scirocco, forse perché è il vento del tempo perduto, il vento del rimpianto, forse perché quella nebbia che ondeggia sottile sull'isola lontana ti spinge a ricordare quel che è stato e che non può tornare. Forse. I gabbiani al mattino sono i miei galli del risveglio, non serve sincronizzare orologi e telefoni, magari una radio sveglia che diffonde la struggente nostalgia di Luci a San Siro , ci pensano loro, spinti dallo scirocco a dirti che devi andare, che non resta altro tempo da lasciare al tempo. Lo scirocco ha sempre la meglio, tu parti in salita, senti il peso degli anni, accusi il torpore d'una notte insonne, ti porti nel cuore i giorni in cui sei stato infelice, riesci
solo a dispensare tristezze. Sono i giorni migliori per scrivere, in fondo, come diceva il poeta, se sono d'umore nero allora scrivo, di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo . E allora, scirocco che tempesti la mia vita, che spingi a volare con la fantasia come in un film di Zavattini e De Sica, scoprendo i luoghi più reconditi della scogliera affacciata sul mare, catturami tutti i ricordi, non perdere neppure un istante del mio passato. Voglio sfogliare la margherita del rimpianto, confondermi in quel che non è stato, nelle parole non dette, nei fiori non colti, ché tutto si nasconde tra le tue perfide ali, vento maligno della mia terra africana, zefiro insensibile al dolore che si disperde in rivoli di mare. Voglio sentirmi pervadere dal tuo aroma, assaporare goccia dopo goccia il tuo sudore, provare la pesantezza dei miei passi, farmi compagno della solitudine, riportando in vita quel che non è stato, abbandonato sulla mia povera spiaggia di terra e sassi, al riparo dalla coltre nera dei miei pensieri, in attesa del tramonto. Aspettando lo scirocco, in fondo, come se fosse Godot".
E a proposito di Gordiano Lupi, è appena uscito il saggio "Storia della commedia sexy all'italiana" per Edizioni Senso Inverso.
La commedia sexy all'italiana (detta anche scollacciata o erotica) è un sottogenere della commedia all'italiana. Imperversò dagli anni '70 fino ai primi anni '80 quando gradualmente si spense fino a scomparire, nonostante alcuni tentativi andati a vuoto, negli anni a venire, di rivitalizzarla. Parliamo di un genere cinematografico che ebbe grande successo in Italia, riempì i cinema e riscosse ottimi incassi. La commedia sexy, che presentava numerosi sotto-filoni (come il decamerotico, la variante femminile del poliziottesco, lo scolastico, il militare, il barzelletta-movie e altri) era caratterizzata da sceneggiature più o meno semplici che avevano il fine ultimo di mostrare le prosperose grazie della bella di turno. Queste pellicole, da sempre snobbate da certa critica, sono state sdoganate negli ultimi anni (grazie anche al Festival del cinema di Venezia che nel 2004 ha presentato una retrospettiva italiana dedicata al cinema di serie B), fino a vivere una seconda giovinezza e a essere considerate in alcuni casi film cult.
Molti e importanti registi si impegnarono in questo genere di film: Gordiano Lupi, con un'attenta e approfondita analisi, ne ripercorre le tappe cinematografiche, tra descrizioni delle trame, aneddoti, ricordi: un tuffo nel passato, per tornare a un tipo di cinema e a un'Italia che non esistono più.
Una serie di foto a colori di attrici (alcune inedite) e di locandine impreziosiscono questo fondamentale saggio sul cinema di genere.
Vi segnaliamo infine altre due interviste al sottoscritto da parte di Roberto Guerra e dedicata a La Zona Morta sui blog "NeoFuturismo" e "Asino Rosso Ferrara".
LA CLASSIFICA
I cinque articoli più letti nelle ultime due settimane:
-
Intervista a Charles Stross di Filippo Radogna
-
Paolo Lamanna si racconta di Davide Longoni
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La ragazza sul maggiolone giallo 05 di Daniele Vacchino
-
Fantascienza Story 133 di Giovanni Mongini
-
La carne, la morte, il diavolo e… a cura della redazione
PROSSIMAMENTE
Interviste a Roberto Pazzi, Catherine Shell, Max Gobbo, Colin Baker, Anthony Daniels, Alan D. Altieri, Giovanni Agnoloni, Cliff Wright, Roy Bava, Ivan Zuccon, Giulio Leoni, Alex Girola, Paola Ramella; Fantascienza Story; Le Cronache di Narnia; il cinema di Ruggero Deodato; La ragazza sul maggiolone giallo; Trauma; King Arthur – Il potere della spada; gli spin-off de "Il trono di spade"; Jurassic Park; La guerra dei lupi; Paranoid Boyd; Abissi d'inumane apocalissi; Herbert West Reanimator – La serie; Il demone del libro; Premio Laymon 2017; VI Festival Horror Indipendente "INTERIORA"; Eymerich risorge; Non si sevizia un paperino; Ator, l'invincibile; Così dolce… così perversa; Jeremiah; Capitan America (1979).
Arrivederci nell'aldilà!
Davide Longoni