Il giovane robot Sakumoto Yōsuke


di Roby Guerra

Tezaky Rei è il protagonista robot, adolescente, di una chicca proveniente dalla nuova letteratura giappionese minimal elettronica, un postcyberpunk dagli occhi a mandorla.
Ma è anche un romanzo di psicologia cibernetica molto raffinato, una sorpresa e bestseller in Giappone uscito nel 2015.
Ora una puntuale traduzione italiana di E/0, sempre tra le principali casi editrici preziosamente di nicchia nella crisi dell'editoria italiana..
E sembra proprio scritto da un giovane robot, nello stile meccanico o meglio techno della parola, un poco come la musica sintetica dei leggendari Kraftwerk, nascosto in sembianze umane quasi indistinguibili, con tanto di pelle artificiale e lineamenti persino da un Sakamoto junior di facile attrazione femminile.
Tezaky Rei è frutto di un esperimento programmato di laboratori avanzati di ricerca sull'Intelligenza Artificiale o meglio sulla Robotica evoluta, non destinata a lavori umani.
Un esperimento segreto non autorizzato di uno Frankenstein novo, eppure come l'altro in fondo, giustificato dall'amore e dalla rivoluzione della scienza che, piaccia o meno, cambia il mondo proprio superando il passatismo congenito degli umani stessi, era dopo era, generazione dopo generazione.
Tezaky Rei quasi completa perfettamente l'esperimento, dimostrando la futura compatibilità cognitiva almeno tra robot e umani;
Ma ancor più che un ossessivo allenatore di ping pong che vuole ingaggiarlo in una squadra della scuola per il suo talento con la racchetta naturalmente come una macchina quasi perfetta, creando al giovane robot rischi di crash e di svelamento della sua vera identità postumana.., due giovani e seducenti bambole sempre dagli occhi a mandorla diventano una minaccia alla sua provvisoria esistenza in mezzo ai suoi compagni di studi... che pure lo amano quasi e stimano, anche se soggetto un poco strano, per le sue indubbie capacità e anche a modo suo sobria umanità.
In un caso se la cava pur sempre con qualche cortocircuito e il rischio sempre di essere scoperto; nel secondo, sembra analogo copione, ma la perspicacia e l'amore della ragazza, innestano evoluzioni sorprendenti e alla fine positive.
Non ultimo la scoperta che non si tratta di un giovane robot, ma di un giovane schizoide convinto nel proprio pur originale ed evoluto delirio di essere un robot.
Alla fine spiace anche per il ritorno all'ordine umano, ma poi si apprezza ancor di più la svolta e sorpresa, in quanto il romanzo è biografico!
In ogni caso il robot ..Isaac Asimov e molti cibernetici, da Norbert Wiener allo stesso... Hal 9000, leggeranno senz'altro questo libro scritto da un diversamente umano... .