I RISCHI DELLA DEMOCRAZIA

Tocqueville sottolineava con forza anticipatrice i rischi della democrazia. Tra essi la demagogia e il conseguente amore smodato di essa fino alla democrazia totalitaria, ma anche a forme di sottile perversione, come quello recente del così detto governo della democrazia. Un sistema che conduce ad un pericoloso declino declino di valori imprescindibili. Il pericolo che tolleranza, pluralismo e moderazione naufraghino tra le spire del governo dell'economia e della rinuncia ai poteri nazionali a favore di meccanismi lontani e oscuri, percepiti come punitivi e controproducenti. Una situazione che genera un mondo sgomento ed inquieto che rischia davvero di mettere in crisi i fondamenti della democrazia in Occidente, un Occidente già alle prese con altre e non meno insidiose minacce. Il monopensiero dettato da segrete e incomprensibili decisioni innestano un processo di deriva della buona coscienza e spinge a reazioni al momento imprevedibili. La solidarietà tra i popoli viene alterata e si prospettano teatri di conflitti d'altri tempi, segnati dal divaricarsi tra chi più ha e chi meno ha. Alexis de Tocqueville, si diceva, intuì  i mali della democrazia, identificandoli non solo nella demagogia e nell'amore smodato di essa, ma anche nella distanza delle scelte di chi governa, distanza che viene percepita segreta ed oscura, altamente incomprensibile, provocando un mondo di reazioni sgomente ed inquiete. La democrazia corre il pericolo, pertanto, di derogare alle sue decisioni naturali, delegandole, nel nome di organismi sovranazionali non ben meditati, a ristrette oligarchie, alle quali altro non interessa, che una linea stabilizzatrice cieca e non di rado cinica, come dimostra il clima della crisi attuale. All'ipertrofia degli stati totalitari si sta sostituendo l'ipertrofia di convitati di pietra o di subdoli registi che agiscono dietro la facciata di unanimità ricercate solo nel chiuso delle stanze del potere di cerchie elitarie. I valori della civiltà democratica, del pluralismo e della pubblica opinione sembrano così affondare.
Casalino Pierluigi, 14.12.2014