La natura religiosa del potere in Russia.

Possono esserci interruzioni nella continuità storica e nonostante ciò concezioni ed istituzioni di un periodo anteriore possono sopravvivere a tali interruzioni e riapparire sotto forme diverse in un periodo successivo. Per questa via molte molte concezioni ed istituzioni medievali inglesi furono fatte rivivere e riplasmate nel XVII secolo, dopo centocinquant'anni di dispotismo Tudor. E' in questo senso che la Russia sovietica aveva ereditato modo di pensare russo e così lo ha fatto la stessa Russia post-sovietica: si tratta di un modo di intendere religiosamente lo Stato, e con esso le istituzioni per la repressione di tutte le eresie (e di tutti i dissensi). Per converso esso non ha ereditato la concezione legale dello Stato, ancorché sia mai stata realmente recepita a pieno, salvo qualche recente inizio di eccezione. Concezione quest'ultima che comunque cominciava a svilupparsi tanto rapidamente nella stessa Russia sul finire del XIX secolo ed all'inizio del XX secolo. Quindi, se è vero che lo Stato sovietico non era un vero stato secolare, ma religioso, nel senso che era basato su un'idea e su una missione. I governanti russi erano e sono sempre stati per l'ortodossia, dagli zar ai soviet, alla nuova Russia putiniana. Come i cinquecenteschi principi moscoviti di un tempo lontano, coloro che guidano la Russia da allora ad oggi assumono la responsabilità della vita sia politica che spirituale dei loro sottoposti, se pur di volta in volta sostenuti o confortati dai parlamenti e, paradossalmente, dall'azione dei dissidenti o oppositori, che assumono un ruolo, anche in contraddizione, come nei balletti russi. L'imbalsamazione di Lenin per conservarlo incorruttibile per sempre e la glorificazione ed adulazione di Stalin, il cui ritratto era onnipresente (e sembra ritornare tale: leggi il Il Demone Russo su l'Asino Rosso e altri interventi simili più recenti anche su questo blog) e del quale si parlava in pubblico in termini degni di una divinità, ricordano inevitabilmente la concezione pre-rivoluzionaria dello zar come figura religiosa. Certamente tali esempi non sono limitati solo alla Russia, ma un fatto è che sulla tradizione ancestrale  russa che si fonda il sistema di potere russo di eri, di oggi e sicuramente di domani.
Casalino Pierluigi, 12.12.2014