Marinetti profeta dell'ultra-futurismo.
L'interesse di Marinetti per l'incisione fonografica fu immediato. Fu un vero e proprio colpi di fulmine, un'autentica folgorazione. Capace di intuire l'importanza epocale in chiave futura dei nuovi mezzi di comunicazione in genere, il Fondatore del Futurismo, ne colse gli aspetti più rivoluzionari, diventandone uno dei profeti più rappresentativi. Il dinamismo che sprigionava dalle conquiste della tecnica comunicativa, oltre ad affascinarlo, ne sfoderava tutta la verve creativa: circostanza straordinaria sia come mezzo di diffusione della poesia che sia come mezzo d'elezione dell'espressione di se. L'approccio è simile a quello che prospettò nel Manifesto del 1913, Distruzione della sintassi, quasi un messaggio sconvolgente che anticipa la deflagrazione della Grande Guerra, se pur su un diversa dimensione. Il carattere moderno, anzi "futuristico"" di tale documento marinettiano si riproponeva nell'insistenza propositiva e nella conseguente esaltazione dello strumento fonografico, nell'illustrazione subliminale di un qualcosa in grado di configurarsi come un "usa e getta" che facesse il verso a quello del giornale, che viveva allora la sua più felice stagione inventiva e informativa. Anche la poesia doveva diventare "portatile", totalizzante e totalitaria, onnipresente, una simbiosi tra l'uomo e la macchina. Di qui la considerazione tutta marinettiana di un teatro tutto emancipato, immerso in una dimensione senza limiti, che elimini i confini tra attori e spettatori, tra scena e pubblico. Si trattava della teorizzazione dell'assalto futurista all'arte teatrale del passato, oltre la strada e il palcoscenico. Marinetti cavalca la grammatica dell'avanguardia del Novecento e pare lanciare il testimone alle esperienze travolgenti della nuova sintassi della tecnologia del post-Novecento. Demiurgo della rappresentazione, regista della realtà plurale, in gran parte recuperata dalla patafisica, Marinetti ci lascia più di un motivo di riflessione a 70 anni dalla morte.
Casalino Pierluigi, 30.12.2014
Casalino Pierluigi, 30.12.2014